Vaccini ai 60enni, boom di adesioni in Campania: 11mila prenotati. Il giallo dei caregiver

Vaccini ai 60enni, boom di adesioni in Campania: 11mila prenotati. Il giallo dei caregiver
di Melina Chiapparino
Lunedì 12 Aprile 2021, 00:00 - Ultimo agg. 18:46
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È boom di prenotazioni per il vaccino anti Covid tra gli over 60 napoletani. Dal 9 aprile, giorno in cui è stata attivata anche per questa categoria la piattaforma regionale per aderire alla campagna vaccinale, il sistema informatico è stato preso letteralmente d’assalto. Fino a oggi, sono 11.650 i candidati ultrasessantenni che hanno detto si al vaccino, compilando moduli e consensi del sistema telematico. La corsa per registrarsi on line e la partecipazione di massa dei cittadini compresi nella fascia di età che va dai 60 ai 69 anni, ha comportato numerosi rallenty nel funzionamento della piattaforma gestita dalla Soresa. 


Nei primi due giorni di attivazione, infatti, la maggior parte degli over 60 alle prese con la registrazione, hanno dovuto effettuare in media tre tentativi, prima di riuscire a portare a termine l’iscrizione. L’elevato carico di dati che hanno praticamente “assalito” la piattaforma ha fatto temere che il sistema andasse in tilt ma, una buona parte dei cittadini registrati ha solo dovuto aspettare un po’ di più del dovuto. Al momento della registrazione infatti, è stato comunicato ai candidati che, l’alto numero di operazioni in corso, avrebbe potuto comportare dei ritardi nei messaggi di conferma dell’avvenuta procedura corretta, senza compromettere la loro registrazione.

Per gli over 60enni napoletani, la procedura di adesione al vaccino è praticamente uguale a quella degli over 70enni, per i quali i vaccini sono già in corso da alcune settimane. Il primo step, è la registrazione sulla piattaforma regionale dove inserire il proprio codice fiscale e il numero della tessera sanitaria così da accedere alla compilazione dei moduli per stilare una prima anamnesi e inserire tutti i dati personali, oltre alla possibilità di visionare e scaricare i moduli dei consensi informati. I rallenty nel funzionamento della piattaforma, sovraccarica di richieste, sono diminuiti rispetto ai primi due giorni di attivazione per le registrazioni ma il segreto è non arrendersi ai primi tentativi. 

Il secondo step, sarà il ricevimento del messaggio sul cellulare con la convocazione. Molto probabilmente, questi vaccini saranno somministrati sia alla Mostra d’Oltremare che alla Stazione Marittima, al Museo Madre e nell’ex Fagianeria nel Real Bosco di Capodimonte, In realtà, nonostante l’annuncio di tempi brevi, non è ancora stata indicata una data per la partenza vera e propria delle somministrazioni destinate agli ultrasessantenni e, sulla carta, questa fase potrà cominciare una volta conclusi i cicli vaccinali delle categorie dei fragili e degli over 80. Altro elemento fondamentale saranno i rifornimenti delle dosi vaccinali da parte del governo centrale. Per i napoletani compresi tra i 60 e i 69 anni, il vaccino da somministrare sarà AstraZeneca, lo stesso degli ultrasettantenni.

I dati della campagna vaccinale napoletana mostrano una ripresa delle somministrazioni di AstraZeneca dopo l’impennata dei rifiuti registrati nelle ultime settimane. 

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Nella giornata di ieri, sono stati somministrati, in totale, 5492 vaccini presso i 4 hub partenopei e la percentuale delle defezioni nella categoria degli ultrasettantenni, destinatari di AstraZeneca, si è notevolmente ridotta. Parlano i numeri che attestano il 25% delle defezioni al museo Madre, dove erano stati convocati 500 over 70 e ne sono stati vaccinati 373; il 16% di assenti alla Stazione Marittima dove erano stati convocati 800 over 70 e ne sono stati vaccinati 669 e il 22% di defezioni all’ex Fagianeria con una platea convocata di 800 ultrasettantenni di cui vaccinati 622. Un altro cambiamento significativo riguarda la stretta che è stata attuata sui cosiddetti furbetti che si fingevano caregiver per accaparrarsi la dose vaccinale senza averne diritto e che, con il sistema della doppia autocertificazione, ora sono stati messi alle strette. In pratica chi mentiva sulla piattaforma online, una volta di fronte alla certificazione dove viene espressamente sottolineato il reato penale in cui si incorre nel dichiarare il falso, fa dietrofront. Non è un caso che nell’ultima convocazione dei caregiver, lo scorso 9 aprile, su 800 candidati, 170 non sono entrati nei box vaccinali. 
 

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