Ischia, Antonella e il biglietto d’addio lasciato ai familiari

Attesa per i risultati tossicologici dell’autopsia, si rafforza l’ipotesi suicidio

Ischia, Antonella e il biglietto d’addio lasciato ai familiari
Ischia, Antonella e il biglietto d’addio lasciato ai familiari
di Giuseppe Crimaldi
Sabato 2 Marzo 2024, 23:00 - Ultimo agg. 3 Marzo, 17:39
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C’è attesa per i risultati dell’autopsia eseguita venerdì sul corpo di Antonella Di Massa, e per poter cercare di diradare la cappa di misteri che avvolge le ultime giornate della sua vita bisognerà adesso conoscere i risultati medico-legali degli esami tossicologici. Ci vorranno diverse settimane, trattandosi delle analisi di laboratorio che prevedono, tra l’altro, anche esami istologici, microbiologici e citologici. E mentre ieri la comunità ischitana ha voluto stringersi attorno alla famiglia della 51enne sposata e madra di due figlie con una fiaccolata organizzata proprio nel Comune di Serrara Fontana (dove, all’interno di un terreno agricolo, è stato ritrovato il cadavere), oggi pomeriggio si terranno i funerali, organizzati subito dopo il dissequestro della salma, al termine degli esami autoptici.

Dal fittissimo riserbo degli inquirenti emergono conferme solo su pochi elementi. A cominciare dalla presenza di alcuni ematomi trovati sul corpo della povera Antonella: lividi che peraltro sarebbero compatibili anche con urti e cadute accidentali.

Nessun segno particolare di armi da taglio o da fuoco sul corpo, e resta il giallo della cordicella di gomma, della busta nera, ma soprattutto di una bottiglia di plastica contenente antigelo per macchine. Tutti spunti che indurrebbero a far propendere per la pista del suicidio. E proprio su questi bisognerà aspettare i risultati degli esami tossicologici. All’esame svolto presso l’istituto di medicina legale del Policlinico non hanno partecipato consulenti di parte della famiglia.

Ma, al di là dell’autopsia, ci sono anche degli spunti investigativi che meritano di essere approfonditi. Il biglietto scritto e lasciato in casa, dal quale traspariva un senso di agitazione di Antonella (che mai aveva sofferto di crisi depressive tali da giustificare la sua sparizione). Emerge poi un particolare interessante: sappiamo che la donna ha attraversato l’isola da Casamicciola fino a Succhivo, frazione del Comune di Serrara Fontana. Ci si chiede perché si sia diretta proprio in quel luogo: se perché aveva un appuntamento con qualcuno o se - seguendo piuttosto un presunto istinto suicidiario - per scegliere un luogo lontano da casa, dove magari nessuno la conosceva. Ebbene, Antonella conosceva molto bene la zona di Succhivo: aveva partecipato negli ultimi anni a un paio di eventi organizzati dalla Pro Loco, ed era anche solita imboccare il viottolo a monte che corre lungo la direttrice della stradina che conduce all’aranceto dov’è stata trovata morta.

E non poche volte si è indirizzata, per pregare, verso la piccola grotta dov’è sistemata la statuina di un Madonna. Questo, se non altro, spiega che conosceva bene quella zona. Quello che non sapremo mai, nemmeno con le indagini e l’autopsia, è che cosa ha fatto scattare nella mente di una donna tranquilla, solare, generosa con tutti, quel lampo nero che l’ha condotta verso Succhivo, e verso l’aranceto della morte.

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