Luminarie a Napoli, la protesta dei negozianti: «A Chiaia troppi ritardi, adesso ci pensiamo noi»

Via Calabritto sfida il Comune: «Basta incertezze, ci autotassiamo»

Via Calabritto con i nuovi alberi di Natale
Via Calabritto con i nuovi alberi di Natale
di Valerio Esca
Mercoledì 7 Dicembre 2022, 23:49 - Ultimo agg. 8 Dicembre, 10:30
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Luminarie a via Calabritto, in campo i privati. Tra difficoltà, ritardi e bandi andati deserti, in una delle principali vie dello shopping di Chiaia, i commercianti hanno deciso di autofinanziarsi e definire un progetto di luci natalizie completamente autoctono. Da Palazzo San Giacomo l’assessore all’Attività produttive Teresa Armato ha già dato semaforo verde. 

Venti alberi di Natale di due metri ciascuno, ognuno fornito di luminarie autonome, che saranno posizionati lungo via Calabritto, sia sul lato destro che sul lato sinistro. Da piazza dei Martiri fino all’incrocio con Riviera di Chiaia. 

Nico Esposito, titolare di Officine e motore dell’iniziativa spiega: «Abbiamo preso spunto da alcune foto di alberi e luci presenti in centinaia di strade del mondo.

Crediamo che riproporlo a via Calabritto possa avere quel colpo d’occhio che la città e la zona meritano». È prevista la guardiania h24, per evitare il sacco degli alberi. Ma ciò che ha spinto i commercianti a scendere in campo sono stati i ritardi accumulati quest’anno per le luminarie. Basti pensare che alla fine quelle poche luci che si vedranno in città sono state finanziate dal Comune, tramite un fondo della Città metropolitana, e affidate alle singole Municipalità (150mila euro a parlamentino). I costi legati all’energia e il caro prezzi sulle forniture hanno spezzato le gambe ai progetti di Camera di Commercio e Comune. Due i bandi andati deserti, entrambi dell’ente camerale: uno per le luminarie, l’altro per dieci alberi di Natale. 

Per evitare di ritrovarsi al buio nella principale via dello shopping della city c’è chi si è rimboccato le maniche: «La proposta parte da me - racconta Esposito - Ho pensato di proporre ai colleghi di via Calabritto questo progetto». Intanto ieri pomeriggio sono già comparsi i primi alberi, lungo i due versanti della strada, in attesa di completare oggi la parte legata all’illuminazione. Un’operazione in tempi record: «Se riusciremo a finire per questa mattina vorremmo inaugurare con l’assessore Armato e la presidente della Municipalità, Mazzone già questa sera» fanno sapere i commercianti. Chi ha aderito? Officine, Maurizio Marinella, la gioielleria Calabritto 28, Idea brillante, la tabaccheria Calabritto, De Vincenzo (negozio di abbigliamento da donna), Galiano (altro negozio di abbigliamento) e Matrix confetti. «Siamo un po’ stanchi di sentire ogni anno “non ci sono soldi”, “le luminarie si fanno o non si fanno”. Ogni anno ce n’è una nuova - spiega il re delle cravatte Marinella -. Per questo abbiamo deciso di auto tassarci». «Il segnale è assolutamente positivo - ribadisce il presidente della commissione comunale Urbanistica Massimo Pepe - L’iniziativa rilancia l’idea di partnership pubblico-privato, dimostrando che laddove arrivi l’input del pubblico, al netto delle difficoltà legate ai fondi, i privati possano intervenire per integrare i progetti proposti dai vari enti. Il lavoro fatto da parte dell’assessore Armato è stato determinante ai fini dell’iniziativa». 

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Intanto sono state accese ieri le luci a San Gregorio Armeno: «Era questo l’obiettivo che è stato pienamente centrato dalla IV Municipalità - evidenzia la presidente Maria Caniglia -. Dallo stanziamento dei fondi all’accensione di oggi è stata una corsa contro il tempo. Non volevamo deludere i cittadini, gli esercenti e i turisti che meritano un centro storico all’altezza della sua fama mondiale. Dopo l’allestimento delle luminarie in tempi record oggi è arrivata anche la fornitura Enel, che ringrazio di cuore per aver abbracciato in toto le nostre aspettative. Un risultato possibile grazie all’assessore Armato e al sindaco Gaetano Manfredi che hanno deciso di puntare sulle dieci Municipalità».

Una critica arriva invece dal presidente del comitato Valori collinari, Gennaro Capodanno, rispetto all’illuminazione nella zona del Vomero: «Bisogna andare molto indietro nel tempo per ricordare una festa dell’Immacolata senza che al Vomero venissero accese le caratteristiche luci del Natale. Certo i rincari hanno dato il loro contributo ma quello che è emersa chiara è stata fino a questo momento l’incapacità di molte Municipalità a utilizzare le risorse economiche che pure erano state messe a disposizione».
 

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