Napoli: cadono massi a Riva Fiorita, ​vietato usare terrazze e balconi

Rischio frane, scattano verifiche anche a Pianura e Soccavo

Riva Fiorita, il costone perde pezzi
Riva Fiorita, il costone perde pezzi
di Paolo Barbuto
Mercoledì 30 Novembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 18:46
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Accade sempre così, dopo una tragedia crescono paura e tensione, così le persone diventano più attente e chiedono maggiori verifiche. Dopo la diffusione, sulle colonne del nostro giornale, delle mappe del rischio frane in città, a Pianura e Soccavo hanno iniziato a guardare la collina dei Camaldoli con maggiore apprensione; alla Sanità hanno chiesto verifiche sulle continue e sempre più insistenti “lave d’acqua” che crescono ad ogni evento meteorologico più intenso; a Posillipo hanno ricominciato a guardare verso l’alto perché lassù, in cima al crinale, il rischio-frane è considerato elevatissimo.

Momenti di grande apprensione ieri a Riva Fiorita. I residenti dei condomini che affacciano sul mare hanno lanciato un nuovo allarme per la caduta di massi dalla parete di tufo che sta alle spalle delle loro abitazioni.

Già prima dell’estate c’era stato un primo allarme e, per contenere i possibili cedimenti, erano state sistemate reti sul costone di tufo. Nelle ultime ore, però, gli abitanti di Riva Fiorita hanno notato che, all’interno delle reti, c’erano già segni di nuovi cedimenti. Qualcuno ha trovato pietre di tufo anche sul terrazzo e sui balconi. Così è scattato l’allarme.

Sul posto, dopo la chiamata di emergenza, s’è presentata una squadra dei vigili del fuoco che ha eseguito puntali verifiche sul costone: prima è stato scrutato, palmo a palmo, dai terrazzi e dalle balconate delle abitazioni, poi i vigili del fuoco sono anche andati nell’area sovrastante per avere un quadro definitivo del pericolo.

Dopo aver concluso le operazioni di verifica, i vigili del fuoco hanno chiesto anche l’intervento della protezione civile. S’è stabilito che gli interventi di mitigazione del rischio (le reti) già posti in essere, vanno rinforzati; è stato anche chiesto al proprietario del terreno sovrastante il costone di far realizzare interventi di “sostegno” alle porzioni di tufo più in crisi, tramite siringhe di cemento o sistemi di mantenimento che annullino completamente il rischio di cedimenti. La situazione verrà considerata risolta solo quando sarà consegnato al Comune un certificato di eliminato pericolo. 

Nel frattempo sono stati imposti divieti ai residenti negli edifici sottostanti: non potranno essere utilizzate terrazze e balconi finché il pericolo non sarà stato cancellato. Gli abitanti di Riva Fiorita, però, nonostante le rassicurazioni sulla solidità del costone di tufo, continuano ad essere preoccupati: «È costantemente imbevuto d’acqua, abbiamo paura che qualcosa sfugga ai tecnici. Un anno fa crollò il muro di via Ferdinando Russo, qui dietro, non vogliamo rischiare che crolli anche questo costone».

Il sindaco Manfredi, l’altro giorno, ha individuato in Pianura e nella zona dello Scudillo le aree che necessitano di maggiore attenzione, per le quali è necessario predisporre iniziative di verifica più puntuale. Proprio da Pianura nella giornata di ieri sono arrivate decine di richieste preoccupate: «Ad ogni pioggia, dai Camaldoli scivolano giù pietre e fango. Perché non si interviene?». L’assessore Cosenza ha chiarito che proprio sul versante di Pianura dei Camaldoli c’è grande attenzione: le vasche di contenimento già esistenti saranno manutenute e torneranno ad esercitare pienamente la loro funzione; è in previsione, secondo l’assessore, anche la realizzazione di nuove vasche per le quali sono già in corso di reperimento i finanziamenti. Osservata speciale anche la collina di Coroglio che da sempre è fragile e che attualmente è già interamente ricoperta da reti di contenimento: sono previsti esami su quelle reti per verificare che svolgano ancora, correttamente, il loro ruolo.
 

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