Napoli, molo San Vincenzo: passeggiate no-stop, botteghe e yacht nel 2024

Domani firma del patto tra il Comune e il ministero della Difesa

Il Molo San Vincenzo
Il Molo San Vincenzo
di Luigi Roano
Domenica 9 Luglio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 16:48
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È passato un anno, all’epoca il ministro della Difesa era Lorenzo Guerini oggi è Guido Crosetto, ma finalmente domani Comune e Difesa servizi - società del ministero della Difesa - firmeranno il contratto per la concessione e valorizzazione del Molo San Vincenzo al Municipio per il quale Palazzo San Giacomo ha già pronti circa 6 milioni. Il contratto sarà firmato dal sindaco Gaetano Manfredi e da Luca Andreoli, Amministratore delegato di Difesa Servizi che si occupa di valorizzare gli asset del ministero non più utili ai fini appunto della difesa.

La presentazione è prevista alla Sala Rolandi dell’Accademia dell’Alto Mare della Base Navale di Via Acton. Un anno non trascorso però invano perché in questi dodici mesi il Comune si è portato avanti con il lavoro bandendo la gara per la progettazione del sito che scadrà il 17 quando si svelerà il futuro del sito e sulla messa in sicurezza sono stati fatti già passi in avanti. Le destinazioni d’uso del Molo San Vincenzo quali saranno dunque? Turistiche da diporto e per la movida.

Da diporto significa anche potere ospitare i grandi yacht. 

La scommessa di un anno fa era mettere a disposizione dei napoletani il sito entro 12-18 mesi cioè in questi giorni. Tutto slitta invece di almeno un anno, se ne parla nel 2024. Al netto dei cantieri che si apriranno - tuttavia - le passeggiate al Molo, quelle su prenotazione, non si interromperanno. Inoltre, nelle intenzioni del Comune il sito sarà utilizzato in maniera più intensiva ed estensiva già entro la prossima estate perché pezzi del Molo verranno messi a disposizione di pari passo con l’evoluzione dei lavori. Cioè appena si libera un cantiere l’area verrà aperta al pubblico. Si tratta - nella sostanza - di restituire alla città una passeggiata a mare che dai tempi dei Borbone non è stata più fruibile. Fossero stati rispettati i tempi del protocollo - i ritardi sono da attribuire a vicende politiche nazionali - oggi avremmo la fruizione del molo borbonico e il sottopasso di piazza Municipio che avrebbero unito la città a tutta l’area portuale. 

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È l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza a entrare nel dettaglio dei lavori. «L’ingresso è dalla parte della Lega navale - racconta - dove costruiremo una passerella larga tre metri, il cosiddetto molo aggiuntivo, fatta con materiali green che ci permette di avere un ingresso indipendente al Molo. Metteremo un ascensore che collegherà l’eliporto, un’area di straordinaria bellezza, sembra di stare sulla “Tavola Strozzi”, da li si vede tutta Napoli. L’eliporto sarà una straordinaria piazza e resterà con la sua funzione ma su quel sito da oltre 1000 metri quadrati si potranno organizzare eventi». Si diceva dei Borbone e Cosenza illustra il progetto: «Ci sono una quarantina di arcate borboniche sotto le quali installeremo botteghe di qualità. Ci saranno anche punti di ristoro. Naturalmente il progetto è concepito in accordo con la Sovrintendenza». La prima opera sarà il molo aggiuntivo per dare l’accesso al molo vero e proprio, poi la riqualificazione e l’attrezzatura per la passeggiata a mare. Sullo sfondo resta l’idea di restituire al Molo la sua funzione originaria per farvi attraccare i grandi Yacht. Del resto nel Piano strategico dell’Autorità portuale è stato stabilito che quel pezzo di Napoli sia destinato ad attività turistiche di diporto e per ospitare la movida. Non quella fracassona e disordinata. «Quello di domani - conclude l’assessore - è un accordo storico: è dal tempo dei Borboni che il sito non era in carico alla città. L’apertura consentirà in primo luogo ai napoletani e anche ai turisti di poter usufruire un posto magico, una passeggiata di 2 chilometri di cui 800 in area della Marina e l’altra parte in area demaniale marittima. Ricordo che quel luogo è dove vengono girati gli episodi della fiction “Mare fuori” che tanto successo sta avendo». 

Non sarà la prima delle destinazioni d’uso e delle funzioni ma quella di ospitare la movida è certamente una mission del Molo San Vincenzo. Per decongestionare l’area del centro storico e di Chiaia. Utilizzare il Molo non solo come passeggiata. Ci sono gli spazi giusti per farvi spettacoli, mostre e altro intrattenimento. Quello che manca è la cosiddetta accoglienza, vale a dire bar e punti di ristoro. E nella progettazione dell’utilizzo del modello tutto questo sarà contemplato. Ed è probabile che nella progettazione già venga dato un indirizzo per la gestione di un sito enorme. Che tra l’altro è attaccato a un’area militare con tutte le conseguenze del caso. 

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