A Napoli Ztl anti-ingorgo: bus fuori dal centro

Lunghe file ai tornelli e servizio inadeguato all'aumento dei flussi

Bus nel traffico a Napoli
Bus nel traffico a Napoli
di Gennaro Di Biase
Sabato 6 Aprile 2024, 23:30
4 Minuti di Lettura

La crescita dei visitatori e il boom turistico permanente stanno cambiando il volto del trasporto napoletano, tra caos e innovazioni, criticità e investimenti. Gli investimenti sono significativi, ma i problemi non mancano, come testimoniato dalla Pasqua e della Pasquetta appena alle spalle, con le code di turisti in fila per l’Alibus in aeroporto e l’ingorgo di corpi ai tornelli della metro di Garibaldi, in zona stazione.

Partenope, in buona sostanza, è chiamata ad adeguarsi alle nuove esigenze di capitale del turismo. Le misure messe in campo dall’amministrazione sono varie e di varia natura. Tra le più importanti ci sono il debutto (avvenuto proprio nel long-weekend di Pasqua) della Ztl per bus turistici, l’obiettivo di aumentare le aree pedonali e il rincaro del costo del biglietto Anm (la partecipata del trasporto cittadino), che da maggio salirà a «1 euro e 50 – come spiegato dal direttore generale di Anm Francesco Favo – Sarà un allineamento rispetto ad altre città e altre aziende del trasporto pubblico».

I nodi

Più turisti, e cioè più passeggeri. La crescita di utenti, per la sola Anm, si attesta intorno al 30% rispetto al primo bimestre del 2023. Sul metrò dell’arte (la linea 1) nel primo fine settimana di aprile sono transitate circa 265 mila persone, più o meno lo stesso numero dei visitatori che hanno optato per la Pasqua a Napoli. 40mila utenti sulla funicolare Centrale, 19 mila su quella di Montesanto (ancora chiusa quella di Chiaia) e 180mila per il trasporto di superficie. Da qui nasce non solo l’esigenza di «adeguare i contratti di servizio all’intensificazione del lavoro nei weekend» ha spiegato Favo, ma anche quella di regolare la viabilità, che risente non poco dell'aumento dei flussi. Fino allo scorso Natale, infatti, via Marina era invasa da schiere di pullman pieni di vacanzieri. Con la Ztl per bus turistici valida da fine marzo, però, ogni pullman paga una media di 170 euro per l’ingresso in città. Il provvedimento, reso esecutivo dalla giunta Manfredi, risale all'amministrazione de Magistris. L’ordinanza, poi, fu congelata a causa del Covid.

Video

Le aree pedonali

Sul piano delle infrastrutture e dei trasporti l'attuale giunta gioca una delle partite più importanti del suo mandato. Rinforzare metro e bus significa anche compiere un passo verso la riduzione del traffico e verso l'implementazione dell'accoglienza turistica. Lo scopo è chiaro. Gli investimenti non mancano, in questo senso: l'apertura del sottopasso di Muncipio ha giovato ai collegamenti col porto e a breve, prima dell’estate – secondo il cronoprogramma comunale – aprirà l'attesa stazione della metro (linea 1) al Centro direzionale. Eppure, anche qui le criticità ci sono: Anm è in concordato preventivo, e la Fit-Cisl sottolinea che «rispetto al 2017 Anm conta 1000 dipendenti in meno: siamo 1900 circa. Servono almeno 300 unità». Lo scenario è complesso, in sintesi. Le intenzioni, però, sono chiare: come sottolineato dall’assessore ai Trasporti del Comune Edoardo Cosenza, nei piani c’è anche la riduzione dei veicoli in circolazione a Napoli entro l’anno prossimo.

Partenope, com’è noto, è storicamente invasa dalle auto (anche per via delle decennali carenze del trasporto pubblico). «Avere molte più zone a traffico limitato e pedonalizzazioni è certamente negli obiettivi di medio termine di questa giunta – ha spiegato Cosenza – Si tratta certamente di un target fortemente voluto dal sindaco, da raggiungere nel 2025 con un trend di forte crescita di uso dei mezzi pubblici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA