Virgiliano, il parco negato di Napoli: chiuso già da un mese

Virgiliano, il parco negato di Napoli: chiuso già da un mese
di Valerio Esca
Giovedì 5 Dicembre 2019, 23:00 - Ultimo agg. 6 Dicembre, 13:14
5 Minuti di Lettura

Tutto tace al Virgiliano. Dopo un mese dalla chiusura del parco, i cancelli risultano serrati e le strutture inaccessibili. Resta soltanto quel messaggio affisso l’8 novembre, in cui si annunciava «la chiusura del parco Virgiliano e delle attività commerciali interne allo stesso, per interventi alle alberature in seguito al maltempo verificatosi nei giorni 3-6 novembre 2019». Tra i danni registrati nei giorni di pioggia e vento forte dell’inizio del mese scorso: un albero caduto all’altezza del campo sportivo e pare circa trenta alberi a rischio caduta. Non se la passano meglio gli altri parchi cittadini. Il parco dei Camaldoli è in gran parte impraticabile, chiuso anche il parco San Gennaro alla Sanità e nella Villa Comunale regna il degrado assoluto. E se Atene piange Sparta non ride. Interventi saranno necessari su tutti i parchi cittadini, per i quali sono previsti 14 milioni di euro di investimenti che arrivano dall’ex Provincia. Da gennaio un nuovo allarme. Sarà infatti quasi impossibile riuscire a tenerli aperti. Il 30 per cento del personale impegnato oggi sulle strutture del verde pubblico andrà in pensione, tra quota 100 e pensionamenti. 

LEGGI ANCHE Napoli, Villa Comunale invasa dall'«erba del diavolo»

Sul cartello con il quale si comunicava la chiusura del parco, un mese fa, si annunciavano interventi, che dopo trenta giorni il Comune non ha ancora eseguito. Lunedì mattina è previsto un sopralluogo della commissione Ambiente, presieduta da Marco Gaudini, del neo assessore Luigi Felaco e della dirigente del servizio, per toccare con mano lo stato delle cose. «Comprendiamo le difficoltà dell’amministrazione legate alle carenze di personale e di risorse – sottolinea il verde Gaudini -, ma anche in virtù di una grande prova di collaborazione e senso civico che ha prodotto un progetto di privati per una riqualificazione di un’area del parco, bisogna intervenire subito per riaprire il parco e garantire la piena fruizione di uno dei luoghi più belli e turistici della città. Se neanche dinanzi alle disponibilità dei privati e con centinaia di migliaia di euro del piano strategico della Città metropolitana già pronti per essere impegnati, si riesce a mettere mano ad una seria riqualificazione di questo luogo strategico per Napoli, è davvero un problema sul quale tutti dovrebbero riflettere al fine di trovare veloci e concrete soluzioni». In questo mese decine e decine di persone, moltissimi turisti, si sono ritrovati al Virgiliano davanti ai cancelli chiusi, senza essere a conoscenza delle motivazioni che hanno reso inaccessibile il parco. 

«Il Comune non ha ritenuto nei confronti del comitato Virgiliano e dell’associazione Greencare, che ci affianca, di dare alcun tipo di informativa rispetto alle ragioni che hanno indotto l’amministrazione a chiudere il parco» spiega l’avvocato Carlo Sersale, rappresentante del comitato. Sersale è tra i promotori dell’iniziativa, che ha portato un gruppo di imprenditori napoletani a proporre al Comune un progetto di restyling dell’area superiore del parco, da un valore complessivo di 230 mila euro. «Siamo all’oscuro delle motivazioni specifiche – rimarca l’avvocato – ma possiamo presumere che sia chiuso a causa di un pericolo. Il nostro è un comitato propositivo non di protesta, quindi parliamo da fruitori del parco e da cittadini napoletani e troviamo assurdo che il Virgiliano sia chiuso da un mese. Siamo dispiaciuti e addolorati». Sul progetto, nonostante i ritardi che continuano ad accumularsi, rassicura: «Non si è persa la voglia né l’intenzione di agire sul parco, ma l’iter per l’approvazione definitiva sappiamo non sarà rapidissimo. La nostra operazione non risolvere però le problematiche attuali, perché agisce sulla zona alta del parco». Intanto, nonostante si siano placati i venti forti e le allerta meteo arancioni, nessuno si è preoccupato di intervenire su uno dei parchi cittadini più importanti, senza considerare le attività commerciali che da un mese a questa parte sono state costrette alla chiusura forzata. 

Nasce da un accordo di mecenatismo tra un gruppo di privati e il Municipio, che ha prodotto, dopo una delibera di giunta, la redazione di un progetto già presentato a Palazzo San Giacomo e che avrebbe dovuto in questi giorni essere approvato dall’Ente, prima di passare al vaglio della commissione locale paesaggio e infine in Soprintendenza, per il semaforo verde definitivo. In questo mese è anche avvenuto il passaggio di consegne tra l’assessore Ciro Borriello, che stava seguendo il progetto, e il neo assessore Luigi Felaco: «È nostra priorità riaprire il parco Virgiliano – chiarisce Felaco – lunedì faremo un sopralluogo e avremo le idee chiare sugli interventi da fare.

Tenendo conto che per intervenire bisogna seguire l’iter delle somme urgenze, affidare le gare ed è chiaro che qualche giorno possa passare. Insieme al Virgiliano è nostra intenzione agire poi sulla Villa Comunale e sul parco San Gennaro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA