Campi Flegrei, la terra trema 140 volte: controlli sugli edifici anche a Napoli

Alle 6,18 registrata la magnitudo 3,6, tra le più alte di sempre

I controlli dei vigili del fuoco
I controlli dei vigili del fuoco
di Mariagiovanna Capone
Sabato 19 Agosto 2023, 00:00 - Ultimo agg. 17:12
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Un risveglio di soprassalto iniziato alle 6.09 con un forte boato e quel crepitio che tutti i puteolani conoscono bene. Ma non appena le case hanno iniziato a vibrare per il terremoto, la paura ha preso il sopravvento per la forte percezione dell’intensità. Alcune decine di persone sono scese in strada, un minuto dopo la terra ha continuato a tremare ma alle 6.18 il tremore è davvero potente e a centinaia sono usciti dalle case per riversarsi in strada, affollando in un’alba densa di angoscia il lungomare di Pozzuoli.

Quattro minuti dopo la terra trema ancora e ci vorrà qualche ora prima che la cittadinanza trovi la serenità di rientrare nelle proprie case. Quando arriva il bollettino dell’Osservatorio Vesuviano ci si renderà conto di essere di fronte alla scossa più energetica dal 2005, cioè da quando è iniziata la crisi bradisismica in atto, con la stessa magnitudo di quella dell’11 giugno scorso e del 29 marzo 2022 pari a 3.6±0.3.

I terremoti di ieri fanno parte di uno sciame sismico iniziato all’1.57 composto da almeno 140 scosse di cui la maggioranza a energia bassissima, con magnitudo pari a zero o poco più, mentre soltanto sette superiori a 2 tra cui quelle alle 6.09 e 6.10 rispettivamente magnitudo 3.1 e 2.5, 6.18 è arrivata a 3.6, alle 6.22 scesa a 2.8. 

Lo sciame iniziato la notte scorsa all’1.57 ha avuto come scossa principale quella delle 6.18 con magnitudo 3.6, l’epicentro nella zona della Solfatara prospiciente via Pisciarelli, mentre la profondità è stata di 2,4 chilometri, superficiale abbastanza da essere percepito in un ampio area.

Più o meno gli stessi epicentri e profondità anche per le altre scosse più intense, mentre lo sciame nella sua interezza ha interessato la zona della Solfatara fino all’Accademia Aeronautica passando per il monte Olibano.

Gli eventi sismici sono tuttavia nella norma, ci tengono a precisare dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che da quando è iniziato lo sciame stanno controllando più volte al giorno i dati geochimici e di deformazione del suolo tramite le stazioni GPS ma finora non si registrano anomalie. L’ultimo bollettino di sorveglianza dei Campi Flegrei relativo a luglio segnala 206 terremoti in tutto il mese con l’evento massimo di magnitudo 1.9 del 16 e un piccolo sciame il 25 con 20 scosse. Nonostante il breve rallentamento della velocità del sollevamento del suolo dalla fine di maggio, da metà luglio è tornata sui valori di 15 millimetri al mese. Il sollevamento totale registrato alla stazione del Rione Terra è di circa 111 centimetri da novembre 2005, inizio dell’attuale fase. 

 


Molte scosse dello sciame sismico di ieri sono state percepite perfettamente non solo dagli abitanti di Pozzuoli ma anche di Bacoli, Monte di Procida, Quarto, e oltre la zona flegrea come Giugliano, Castelvolturno, Mondragone, Sessa Aurunca, Teano, Caserta, Aversa, Caivano e in numerosi comuni dell’area Nord, così come quelli vesuviani, sorrentini e dell’agrosarnese. Ma è a Napoli che la paura è stata davvero forte: Bagnoli, Fuorigrotta e Agnano in particolare e poi Vomero, Arenella, Posillipo, Chiaia e centro storico. Con le scosse però è scattato il piano di controlli da parte della Protezione Civile della Regione Campania viste le numerose segnalazioni da parte di cittadini allarmati. Due gli interventi della Protezione civile del Comune di Napoli che insieme a una squadra di vigili del fuoco ha verificato due edifici, in via Righi e in via Bagnoli. In entrambi i casi non è stato riscontrato alcun danno riconducibile alle scosse, ma esclusivamente una situazione pregressa di scarsa manutenzione degli edifici. Dal Comune di Napoli assicurano che la situazione continuerà a essere comunque monitorata. I tecnici dell’Anas, invece, hanno effettuato verifiche su ponti e viadotti e non sono stati rilevati danni strutturali.

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Arrivano messaggi rassicuranti anche dal Comune di Pozzuoli per voce del sindaco Gigi Manzoni che conferma che gli eventi rientrano «nella normale attività della fase sismica». Pure a Pozzuoli sono stati controllati alcuni edifici a seguito delle «poche segnalazioni ricevute» e si prosegue «incessantemente l’opera di controllo e monitoraggio del territorio». Il sindaco di Bacoli Josi Della Ragione ha anche rassicurato sull’assenza di danni a cose o persone. Il direttore generale della Protezione civile regionale Italo Giulivo è in continuo contatto con i sindaci e il direttore dell’Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito, oltre che il Dipartimento Nazionale e le autorità competenti. «La Campania è un territorio fragile e delicato. Bisogna aver una cultura di convivenza con il rischio» ha commentato Giulivo.
 

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