De Magistris sprint: via l'incarico all'ex parlamentare

De Magistris sprint: via l'incarico all'ex parlamentare
Sabato 4 Luglio 2015, 03:15
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Valerio Esca
Lorenzo Diana sarà sostituito «ad horas» dalla presidenza del Caan «a tutela nostra e per consentirgli di difendersi in modo completamente libero da qualsiasi incarico». Queste le prime parole del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dopo aver appreso dell'inchiesta della Dda di Napoli in cui è coinvolto l'ex senatore e attuale presidente del Centro agroalimentare di Napoli, Lorenzo Diana. «Esprimo massima fiducia nel lavoro della magistratura – ha chiarito il sindaco - e, per la sua storia, ci auguriamo che Diana sappia dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati».
La decisione di provvedere alla sostituzione di Diana dalla guida del Caan si rende necessaria - ha evidenziato de Magistris - «anche perché siamo in presenza di una misura restrittiva». Il primo cittadino ha preferito non entrare nel merito della vicenda «perché - ha spiegato - devo leggere le carte prima di esprimermi». Il sindaco, che ha ammesso di «non aver sentito Diana in questi giorni», ha sottolineato inoltre, che «l'indagine non significa colpevolezza» e pertanto preferisce «non esprimere giudizi riprovevoli nei suoi confronti». «La storia di Diana – ha concluso l'ex pm - è quella di una persona a garanzia di legalità». Per capire come mai de Magistris scelse Diana alla presidenza del Caan, sin da subito, bisogna ripartire proprio da quest'ultimo virgolettato. I due si sono conosciuti ai tempi dell'Italia dei Valori (Diana aveva da poco lasciato il Pd) e fu subito feeling, vista la storia di battaglie per la legalità, che Diana rappresentava. Questa considerazione è stata alla base della nomina di Diana. Dopo anni di mala gestione c'era bisogno di qualcuno che rimettesse i conti del Caan a posto, visto anche il settore da gestire, quello dei mercati, molto delicato dal punto di vista del sommerso e delle infiltrazioni esterne.
Riconfermato l'ex senatore alla guida del Centro, il 26 maggio 2014, de Magistris passò ad un riassetto delle nomine del Cda, motivo dei primi scontri politici con il vicesindaco Tommaso Sodano. Il primo cittadino nominò nel Cda Carmine Giordano (all'epoca suo staffista a titolo gratuito), preferendolo a Manolo Iengo, avvocato e storico capo staff di Sodano. Fu lo stesso Diana a indicare Iengo come possibile componente del Cda del Caan, ritenendo che l'avvocato potesse essere l'uomo giusto per tenere a bada gli affari del centro agroalimentare. Il rapporto tra Diana e Iengo risale ad almeno 15 anni fa, quando insieme gestirono un consorzio di imprese tessili, dove portarono alla luce gestioni precedenti poco trasparenti, a cui seguirono 10 custodie cautelari in carcere. Sembra che Sodano, anche se in maniera sofferta, decise di non liberare Iengo, che a quel punto rassegnò le sue dimissioni.
Al netto di tutto ciò oggi il sindaco de Magistris si ritrova in mano una patata bollente. Dovrà procedere alla nomina del nuovo presidente del Caan (il Comune di Napoli detiene il 70,33% delle quote). Secondo il regolamento approvato lo scorso anno dal Consiglio comunale, in caso di sostituzione di uno solo dei membri del Cda, il sindaco può procedere autonomamente ad effettuare la nomina. Altrimenti sarà necessario procedere alla manifestazione di interesse. In questo caso passeranno almeno due settimane, prima di venirne a capo.
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