Fumo, scatta il divieto in auto con minori e donne incinte

Fumo, scatta il divieto in auto con minori e donne incinte
Martedì 13 Ottobre 2015, 02:04
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Carla Massi
ROMA. Sigarette spente se in auto ci sono bambini e donne in gravidanza. Pacchetti con frasi più terrorizzanti di quelle di oggi per far smettere di fumare. «Bionde» elettroniche con sistemi di sicurezza come la chiusura a prova di bimbo. Stop al tabacco aromatizzato artificialmente «che sa» di menta, vaniglia o spezie. Divieto di accendere sigarette nelle zone davanti agli ospedali. Niente confezioni da dieci perché, costando una cifra bassa, sono facilmente acquistabili dai minori. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto di recepimento della direttiva Ue sul fumo. Che, in Italia, causa 83mila vittime l'anno.
Cambierà le abitudini familiari il no alle sigarette in macchina se a bordo c'è anche un solo minore o una signora in attesa. Un'energica nuova battaglia al fumo passivo. I danni non dipendono solo da quel che viene inalato pur non avendo acceso la sigaretta (fumo di seconda mano) ma anche di quello cosiddetto di terza mano, ciò che resta, cioè, sulle pareti e sui tessuti. Aprire il finestrino, assicurano gli pneumologi pediatri, non basta. Perché il residuo della «bionda» può persistere quasi tre ore. Va ricordato che, in quella situazione, il bimbo inala sostanze cancerogene come arsenico e catrame.
Sui pacchetti i 10 milioni di fumatori italiani troveranno immagini e scritte più aggressive di quelle di oggi. Dovrebbero far dimenticare il tabacco foto in cui una donna è seduta su una sedia a rotelle con una scritta inequivocabile: «Il fumo causa ictus e disabilità». Oppure «Il fumo può uccidere il bimbo nel grembo materno» e «Il fumo causa il 90% dei casi di cancro ai polmoni». Si vedranno anche persone nel letto di ospedale in gravi condizioni o parti di organi malati. Per il 65% i pacchetti saranno coperti da queste immagini, poco spazio per il nome del produttore. Per essere certi che le avvertenze producano il loro effetto viene chiesto ai rivenditori di esporre i pacchetti in modo che siano ben visibili le foto choc. Spariranno le scritte sul contenuto di catrame, nicotina e monossido di carbonio. Sono ritenute ingannevoli dal momento che le sostanze cancerogene nel tabacco sono circa 70 e non solo quelle oggi elencate.
Minorenni lontani dalle sigarette, anche quelle elettroniche con nicotina. Inasprimento delle sanzioni (revoca della licenza) nel caso in cui venga venduto tabacco ai giovanissimi. Niente pubblicità alle e-cig, obbligatorio un sistema che protegga dagli spargimenti di liquido di nicotina e un foglietto di istruzioni con le informazioni sugli effetti nocivi. Anche sull'elettronica un'avvertenza: «Prodotto contenente nicotina, sostanza che crea un'elevata dipendenza. Uso sconsigliato ai non fumatori».
Davanti agli ospedali non dovremo più dover oltrepassare una cortina di fumo prima di entrare: il divieto, come si legge nel decreto, viene steso anche alle zone esterne.
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