Doveva essere una tranquilla giornata di fine agosto da trascorrere in casa, invece si è trasformata in un vero incubo per una donna letteralmente intimorita per un serpente rimasto “intrappolato”, per ben due giorni, tra la finestra e la zanzariera della sua abitazione, a La Storta: un piccolo biacco alla ricerca, probabilmente, di un luogo caldo dove potersi riparare dopo il brusco calo delle temperature. «La fine di un incubo», l’ha definita l’esperto Andrea Lunerti intervenuto per catturare il serpente e mettere in sicurezza la casa della signora. Gli avvistamenti di rettili (non velenosi) all’interno dei siti domestici hanno caratterizzato gran parte dei mesi estivi, ma piccoli e grandi che essi siano «riescono ad intrufolarsi in ogni angolo e, se persi di vista, diventa difficile la loro cattura», dice al Messaggero l’etologo. Il biacco, spaventato e impossibilitato nel trovare una via di fuga, è stato finalmente preso e poi liberato al Rifugio del Lupo, a Morlupo.
SERPENTE “INTRAPPOLATO” NELLA FINESTRA DI UNA CASA A LA STORTA
Una “sorpresa” davvero inaspettata quella vissuta da una donna nella sua casa a La Storta. La signora, sola, ha dovuto fare i conti, per ben due giorni, con un “coinquilino” di troppo: un serpente, seppur non velenoso, "incastrato” tra la finestra e la zanzariera della sua dimora. E a nulla sono valse le continue telefonate e solleciti alle tante autorità competenti: nessuno è riuscito a darle una mano nell’immediato per aprire la finestra e allontanare definitivamente l’insolito “ospite”, se non una pattuglia dei carabinieri intervenuta nell’abitazione per tranquillizzare la donna visibilmente scossa per quanto accaduto. La Centrale operativa dei Carabinieri di via Cassia ha successivamente contattato l’esperto Andrea Lunerti giunto sul posto per la messa in sicurezza. «Un cucciolo di biacco, di circa 50 centimetri, molto giovane ed esile, rimasto totalmente intrappolato nella finestra e senza trovare una via di fuga», spiega Lunerti.
Le segnalazioni di rettili nei siti domestici sono state davvero numerose nella Capitale nel corso dei mesi estivi, come raccontano gli avvistamenti sulla spiaggia di Ladispoli e nella finestra di un appartamento ad Anguillara. «Tendono a nascondersi ovunque e questo comporta una mancata sicurezza delle persone nella loro casa. Consiglio sempre - aggiunge Lunerti - di chiudere zanzariere e, in particolare modo, in campagna, non lasciare mai le porte d’ingresso spalancate. E quando accadono situazioni simili è fondamentale sempre rispettare le paure altrui. Perché lo spavento, per l’avvistamento di un serpente, in diversi casi, ha scatenato traumi e malori», conclude l'etologo.
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