SharkApp: nasce la app per segnalare gli squali

SharkApp
SharkApp
di Ilenia De Rosa
Mercoledì 5 Agosto 2020, 16:26
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Una app per segnalare gli squali, animali marini temuti ma al tempo stesso molto vulnerabili. E non solo. E' il progetto di Citizen science “SharkApp” a cura dei ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn per coinvolgere attivamente pescatori, bagnanti e appassionati del mare nella tutela di questa preziosa e vulnerabile componente della biodiversità marina.
Da oggi, quando si sta al mare, sia in spiaggia che in barca o durante un’immersione, nell'avvistare uno squalo si può usare Sharkapp per segnalarlo alla scienza e contribuire così alla salvaguardia dell'ambiente marino.
SharkApp è un progetto della Stazione Zoologica Anton Dohrn che, grazie ad un team di sviluppatori di eccellenza dell’Università Federico II di Napoli, ha pensato ad un prodotto scaricabile gratuitamente e specifico per le ricerche in mare. Le informazioni possono essere inviate in modo anonimo o con una registrazione, e tutti i dati e le informazioni saranno utilizzate solo dall'Ente e a fini esclusivamente scientifici. 
 


L'obiettivo è di sensibilizzare cittadini sulla necessità di preservare il mare e i suoi abitanti - a partire proprio da quelli ingiustamente temuti e più a rischio. Gli squali sono in cima alla catena trofica e sono proprio loro a bilanciare e garantire l'equilibrio delle risorse di tutti gli oceni, compreso il Mar Mediterraneo. Il progetto raccoglie le segnalazioni da parte di tutti i fruitori "amanti" del mare e, coinvolgendoli, aumenta le conoscenze scientifiche.  L'incremento della consapevolezza dell'opinione pubblica passerà attraverso un'importante attività di e-learning, per svelare la ricca biodiversità di specie presenti nel nostro mare con schede e immagini dedicate.
 
«L'iniziativa - afferma Massimiliano Bottaro, ricercatore della Stazione Zoologica Anton Dohrn e coordinatore del progetto SharkApp insieme al collega Marco Signore - ha il fine di acquisire informazioni sugli squali dei nostri mari e di fare conoscere questi animali tanto preziosi quanto minacciati a cittadini ed addetti ai lavori».
«Auspichiamo che questa azione di citizen science susciti interesse curiosità e voglia di partecipare a questa importante raccolta di dati - continua Bottaro - e siamo già pronti ad estendere l'iniziativa a tutti gli altri grandi organismi marini del Mediterraneo (come cetacei e tartarughe), rafforzando le collaborazioni con altri organismi e istituzioni nazionali e internazionali come la Fao - che ha fornito gran parte delle immagini per le schede, insieme anche ad alcuni grandi fotografi subacquei - il Ciesm ed il Rac/Spa: in questo contesto SharkApp sarà già un importante strumento nel progetto LIFE ELIFE, finanziato dal programma Life della Commissione Europea e coordinato dal nostro Ente, dedicato alla salvaguardia degli squali».

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