Kate Middleton, la giornalista Sarah Vine: «Un vero choc, è una giovane mamma di tre bimbi e nessuno conosce le sue condizioni»

L’editorialista del “Daily Mail” ed esperta di Royal Family: «Nessuno sa davvero come stia»

Kate Middleton, la giornalista Vine: «Un vero choc, è una giovane mamma di tre bimbi e nessuno conosce davvero le sue condizioni»
Kate Middleton, la giornalista Vine: «Un vero choc, è una giovane mamma di tre bimbi e nessuno conosce davvero le sue condizioni»
di Chiara Bruschi
Venerdì 26 Aprile 2024, 23:58 - Ultimo agg. 28 Aprile, 09:21
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Carlo III è malato ma sta per tornare alla vita pubblica mentre l’assenza della principessa Kate continua a preoccupare i britannici. «I sudditi sono sicuramente sollevati e contenti nel vedere il sovrano tornare a lavorare», spiega Sarah Vine, editorialista del “Daily Mail” ed esperta di Royal Family. «Carlo è un uomo molto umile e desideroso di portare a termine i suoi progetti. Tuttavia, credo che le persone qui siano state e siano ancora molto più preoccupate per la principessa del Galles».

Re Carlo sta male. «Ha chiamato Harry e Meghan, vuole disperatamente vedere i nipotini. Lei ha detto di no»

Come mai?

«Il re è anziano e alla sua età ci si aspetta qualche problema di salute. Catherine è una giovane mamma di tre figli e mentre del re abbiamo saputo del tumore e che era stato preso in tempi rapidi, di lei continuiamo a non sapere bene i dettagli della sua malattia.

Lui si è sempre mostrato in pubblico, seppur con foto sporadiche, la principessa invece è sparita».

Pensa che le speculazioni sul suo conto continueranno?

«No, penso che dopo il suo video in molti si siano sentiti in colpa per averla tormentata. Sicuramente la stampa la lascerà in pace finché non sarà pronta a dire qualcosa in prima persona».

Come ha vissuto questi annunci da giornalista e da privata cittadina?

«Questi annunci sono stati senza dubbio uno choc per tutti, a maggior ragione per la principessa di cui non si sapeva nulla. In quelle settimane accadevano cose senza spiegazione, come l’improvvisa assenza di William dal funerale del padrino. Eravamo preoccupatissimi per Kate, per la sua assenza. Chi pensa che la monarchia sia un’istituzione polverosa e lontana dalla gente comune si sbaglia. Qualcuno è persino arrivato a chiedermi se lo stress causato dalle liti con Harry e Meghan, incluso il libro “Spare”, avesse in qualche modo contribuito ad aggravare lo stato di salute del re e della nuora».

La comunicazione si è rivelata fondamentale. Per la prima volta si è parlato apertamente della salute di un sovrano.

«Il re è stato trasparente nel parlare di un problema, quello alla prostata, molto diffuso e ne è uscito bene. Non ha cercato di nascondere nulla e secondo me è stata una scelta giusta. La perdita della regina Elisabetta è stata un grande choc per il Regno Unito e per lui è molto difficile colmare quel vuoto. Specialmente dopo quanto accaduto con Lady Diana. In molti qui, ce l’hanno ancora con lui per averla tradita e fatta soffrire».

Secondo “YouGov” la popolarità del sovrano è salita molto a marzo, e ora è il quarto dopo la madre, Kate e la sorella Anna.

«Seppur nella sua tragicità, la malattia lo ha aiutato a connettersi con le persone, perché la gente si è sentita dispiaciuta per lui. C’è un senso di maggiore empatia e anche la consapevolezza che non sarà re per tanto tempo. Dovesse vivere ancora vent’anni, non raggiungerà mai il record della madre. È sempre stato in una posizione difficile perché molti guardavano già al regno del figlio, William, giovane, con una moglie bellissima e affascinante, sposando la teoria di alcuni che la monarchia avrebbe dovuto saltare una generazione. Questo pensiero è stato spazzato via dai fatti degli ultimi mesi. Adesso in tanti pensano che Carlo III abbia guadagnato il diritto di essere sul trono».

E lo stesso vale per Camilla nel ruolo di regina al suo fianco?

«Da "amante e rovina famiglie" si è dovuta conquistare la fiducia dei sudditi. Ma è una donna molto simpatica, questo l’ha aiutata a essere all’altezza del ruolo».

Come giudica questo primo anno da re, a quasi 12 mesi dall’incoronazione?

«Da un lato dolce, perché Carlo ha aspettato tutta la sua vita di ricoprire questo ruolo. Dall’altro amaro perché non l’ha ancora potuto fare davvero, ha dovuto mettersi “in pausa” e lui è uno che va di fretta perché sa di non avere tanto tempo. Per uno che vuole essere sempre pro-attivo, questa attesa deve essere stata molto frustrante».

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