Il Movimento 5 stelle appare diviso e stordito dalle sue stesse mosse. Al momento non è stata trovata una linea comune sull’atteggiamento da tenere mercoledì, quando il premier parlerà al Senato. Il piano del M5s rimarrebbe quello di garantire al governo l’appoggio esterno. Ma rimangono le fratture. Da un lato ci sono gli ortodossi che condividono l’ultimatum di Conte a Draghi e che sembrano essere la maggioranza degli oltre 60 parlamentari, dall’altro i governisti che chiedono una tregua fra i due.
Governisti contro ortodossi: M5S diviso sulla fiducia
Sarebbero una ventina i parlamentari in uscita, e se questa truppa di nuovi dissidenti fosse compatta allora si potrebbe immaginare di andare ancora una volta in pressing su Draghi per convincerlo a restare.