Fortore, strade verso il collasso: sos di comitati e sindaci

Gli attivisti: "Oltre al disagio c'è il rischio concreto di restare isolati"

Strade verso il collasso: sos di comitati e sindaci
Strade verso il collasso: sos di comitati e sindaci
di Celestino Agostinelli
Mercoledì 20 Marzo 2024, 09:09
4 Minuti di Lettura

«Il detto "prevenire è meglio che curare", utilizzato in campo sanitario, andrebbe esteso anche alla viabilità. Il sistema viario è al collasso, occorre intervenire urgentemente e riportare la situazione ad un minimo di sicurezza, consentendo a chi viaggia quotidianamente di poter lavorare senza rischiare la vita o sopportare i soliti disagi che si trasformano anche in gravi danni economici per chi usa quotidianamente l'auto». Ancora una volta ad esternare disappunto e rabbia è Pino Gagliardi, attivista di uno dei comitati nati per denunciare lo stato di fatiscenza in cui versano le strade nella Valle del Fortore. «Chiediamo solo un maggior rispetto dice Gagliardi riteniamo di essercelo guadagnato pagando le tasse per svolgere attività che in queste aree interne diventano sempre più prossime alla totale estinzione. Perché siamo da anni costretti a muoverci tra pericoli, disagi e ostacoli?».

Nel Fortore la strada statale 369, che collega San Marco dei Cavoti a San Bartolomeo in Galdo, per proseguire verso la statale 17 Foggia-Campobasso, è al suo stadio finale. Tratti di carreggiata, come quelli lungo la direzione Marano Amborchia, sono prossimi al cedimento strutturale. «Ci sono tratti di strada come quello San Bartolomeo-Marano, che da anni è interessato da un cedimento della carreggiata e dell'intera area dice Giovanni Zeppa del "Comitato viabilità negata" -.

E se si pensa ad un altro crollo in atto lungo la circonvallazione sempre del capoluogo del Fortore, e di un tratto del collegamento Setteluci-Tre Luci, allora il rischio di interruzione dei collegamenti stradali è più che un timore. Si sta provvedendo alla sostituzione delle barriere di protezione, a mio avviso necessaria, ma non si puliscono le cunette, né si pensa a stabilizzare la sede stradale. La tracimazione di terreno dai fondi agricoli, privi di muri di contenimento o di adeguate caditoie, in più punti diventa pericoloso per gli ignari automobilisti che si trovano spesso in maniera improvvisa in veri laghi di fanghiglia e pietre. E se a tutto questo aggiungiamo gli allagamenti improvvisi dovuti alle ormai note bombe d'acqua, la nebbia e la carenza di segnaletica, allora possiamo affermare che la situazione della viabilità nelle aree del Fortore, del Tammaro e del Miscano, è a dir poco tragica».

Video

La situazione peggiora se si guarda alla viabilità provinciale. «È necessario un tavolo tecnico tra sindaci, Provincia e Anas dice Giuseppe Addabbo, sindaco di Molinara -. Ogni sindaco deve poter esprimere un suo parere e comunicare in modo dettagliato quali sono le criticità cui si è soggetti. Il territorio è ormai un libro aperto, per quanto riguarda le sue fragilità strutturali, quindi stiliamo un piano individuale per intervenire in modo definitivo quanto efficace. Coinvolgiamo la Regione ed i rappresentanti politici del governo e ognuno per la propria competenza agisca di concerto con i bisogni dei pochi cittadini resilienti del territorio. Ormai sappiamo per certo che la resistenza demografica passa per i collegamenti che garantiscono scambi culturali, commerciali, economici, sociali, assicurano la fruizione di servizi essenziali quali quelli sanitari e scolastici. Colleghiamo bene i nostri paeselli, magari possiamo fare in modo che con un'adeguata viabilità si rinsaldino i rapporti e con essi il piacere di vivere in questi luoghi meravigliosi». E tra i grandi problemi legati ai collegamenti stradali c'è quello rappresentato dalla chiusura della galleria Passo del Lupo che collega il Fortore con la Puglia per i lavori per messa in sicurezza.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA