Sono le due isole principali le Regioni che rischiano più di tutte di tornare in zona gialla. La variante Delta in Italia non fa sconti e ha colpito principalmente la Sicilia e la Sardegna, mete turistiche dell'estate nel nostro Paese e per questo alle prese con l'approdo di turisti in massa. Il boom di casi registrato la scorsa settimana in Sicilia, che ha fatto segnare un +34% rispetto ai sette giorni precedenti, e il dato sui ricoveri certificato dai dati Agenas sono implacabili. E anche l'incidenza dei casi su centomila abitanti conferma l'andamento delle due isole. Tuttavia per entrare in zona gialla il parametro da prendere in considerazione è quello sul tasso di occupazione dei reparti ordinari (oltre il 15%) e delle terapie intensive (oltre il 10%): nel caso fossero superati entrambi, con incidenza superiore a 50 casi settimanali su 100mila abitanti, il cambio di colore sarebbe automatico. In tal senso è la Sicilia a rischiare di più e già questa settimana potrebbe essere decisiva con l'ingresso in giallo a partire dal 23 agosto: ad oggi i due parametri si attestano al 15% in area medica e al 9% in rianimazione. La Sardegna invece si trova rispettavamente al 10% e all'8%. Infine c'è il caso della Calabria che, seppur con un tasso del 3% nei reparti di terapia intensiva, presenta il 13% di occupazione nei reparti ordinari.
Sicilia, boom di casi: +34% in sette giorni
Nella settimana appena conclusa i nuovi positivi in Sicilia sono 6.833,il 34,1% in più rispetto alla settimana precedente, quando si era registrato un incremento del 14,7%. È cresciuto anche il rapporto fra tamponi positivi e tamponi effettuati, dal 5,1% al 6,3%.
«La settimana appena conclusa - dice il responsabile dell'Ufficio statistica, Girolamo D'Anneo - ha fatto registrare, come ormai da oltre un mese, un preoccupante incremento della diffusione del Covid-19 in Sicilia: sono aumentati i nuovi positivi, gli attuali positivi, i ricoverati (ordinari e in terapia intensiva) e i nuovi ingressi in terapia intensiva. Il numero degli attuali positivi è pari a 18.036, 3.959 in più rispetto alla settimana precedente; le persone in isolamento domiciliare sono 17.430, 3.825 in più; i ricoverati sono 606, di cui 68 in terapia intensiva e rispetto alla settimana precedente sono aumentati di 134 unità e si sono registrati 33 nuovi ingressi in terapia intensiva (+17,9%); il numero dei guariti (231.294) è cresciuto di 2.819 unità e la percentuale sul totale positivi è pari al 90,5% (91,9% domenica scorsa). E ancora: 40 le persone decedute (erano state 53). Complessivamente le persone decedute sono 6.141, e il tasso di letalità (deceduti/totale positivi) è pari al 2,4% (come la settimana scorsa). I ricoverati complessivamente rappresentano il 3,4% degli attuali positivi (in terapia intensiva lo 0,4%).
Covid, i contagiati non vaccinati in ospedale sono sette volte di più
Sicilia anche oggi prima per casi in Italia
La Sicilia resta maglia nera per contagi. Sono complessivamente 881 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore nell'Isola, dove gli attuali positivi salgono a quota 18.733. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del ministero della Salute, da cui emerge che in un solo giorno i guariti sono stati 177 e le vittime 7 (6.148 dall'inizio dell'emergenza sanitaria). Questa la ripartizione su base provinciale dei nuovi casi: 184 a Palermo, 181 a Catania, 95 a Messina, 261 a Ragusa, 39 a Trapani, 82 a Siracusa, 4 a Caltanissetta, 3 ad Agrigento e 32 a Enna.
I dati Agenas sui ricoveri
Restano Sardegna e Sicilia le due regioni con il tasso di occupazione delle terapie intensive più alto in Italia, anche se stabile, rispettivamente al 10% e al 9%. Sul limitare quindi della soglia massima prevista dai nuovi parametri. È quanto risulta dai dati Agenas aggiornati a ieri. Le due Regioni hanno anche l'incidenza più alta in Italia pari al 147,93 e 140,16 per 100mila abitanti. Per quanto riguarda i reparti ordinari è ancora la Sicilia ad avere la percentuale più alta, e sulla soglia massima, con il 15% seguita dalla Calabria con il 13%, dalla Basilicata con il 9% e dalla Sardegna con l'8%.In rialzo la Toscana a 6% (+1%).