Alessandro Maja, l'architetto che uccise moglie e figlia a Samarate: chiesto l'ergastolo. L'altro figlio sopravvissuto: «Spero che abbia la pena che merita»

L'uomo ha confessato di aver ucciso la moglie e la figlia e di aver gravemente ferito Nicolò, sopravvissuto dopo una serie di interventi chirurgici e oggi in carrozzina.

Alessandro Maja, l'architetto che uccise moglie e figlia a Samarate: chiesto l'ergastolo. L'altro figlio sopravvissuto: «Spero che abbia la pena che merita»
Venerdì 23 Giugno 2023, 13:10 - Ultimo agg. 25 Giugno, 13:25
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La Procura di Busto Arsizio (Varese) ha chiesto la condanna all'ergastolo per Alessandro Maja, l'imprenditore di Samarate (Varese) che nel maggio 2022 ha ucciso la moglie Stefania Pivetta e la figlia Giulia di 16 anni, e ha gravemente ferito il figlio maggiore Nicolò. La richiesta è stata pronunciata oggi in aula dal pm Martina Melita. Maja ha confessato i delitti. Il verdetto della Corte d'Assise del Tribunale di Busto Arsizio è previsto per il prossimo 21 luglio. 

Alessandro Maja, l'architetto che uccise moglie e figlia a Varese: «Non potevo ascoltare certe cose». Il figlio Nicolò: «Non riesco ad odiarlo»

Il figlio sopravvissuto

«Spero che abbia la pena che merita, ho pensato a mia madre e mia sorella».

Lo ha detto Nicolò Maja, 24 anni, a margine della richiesta di condanna all'ergastolo per suo padre Alessandro, oggi in Tribunale a Busto Arsizio (Varese). L'uomo ha confessato di aver ucciso la moglie e la figlia e di aver gravemente ferito Nicolò, sopravvissuto dopo una serie di interventi chirurgici e oggi in carrozzina.

 

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