Alessia Pifferi, la donna che ha abbandonato la figlia di 18 mesi Diana in casa da sola a Milano, portandola a una morte di stenti, vuole andare al funerale della bimba. Lo ha detto l'avvocato, che ha raccontato come «la donna sia totalmente scollegata dalla realtà». La madre della piccola si trova in carcere a San Vittore, accusata di omicidio. «È una persona che ti guarda, ma non ti vede. Con gli occhi persi nel vuoto», ha detto l'avvocato Solange Marchignoli, legale insieme al collega Luca D'Auria. Pifferi «è talmente scollegata dalla realtà da voler andare al funerale figlia», riferisce l'avvocato, a cui la 37enne ha chiesto anche di telefonare a sua madre e al suo compagno, che però non si sono fatti trovare. «Ci soffre e non si capacita del fatto che possano abbandonarla», dice l'avvocato. Incredulità che Pifferi avrebbe dimostrato anche quando questa mattina a San Vittore i suoi difensori le hanno riferito dell'indignazione che la morte per stenti di Diana ha suscitato nell'opinione pubblica.
Diana «morta di stenti dopo cinque giorni di agonia». La Procura dà il nulla osta ai funerali
Alessia Pifferi è una donna «con gli occhi persi nel vuoto, che non ha consapevolezza di se stessa, di ciò che è accaduto, né delle conseguenze giuridiche», racconta il legale, precisando che la 37enne «non ha assunto psicofarmaci in carcere», dove «mangia, ma non dorme» e vive in isolamento, sorvegliata a vista. Gli avvocati sono convinti che Pifferi abbia «commesso un delitto senza coscienza» e per questo hanno chiesto una consulenza neuroscientifica sulla donna.
Alessia Pifferi: non ho dato l'En a Diana
«Non ho mai dato quelle gocce a mia figlia». Lo ha ribadito ai suoi difensori Alessia Pifferi.
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