Assenteismo a Capodanno, archiviate le indagini a carico di vigili urbani e medici

Sono stati archiviate le posizioni dii 16 medici e 3 vigili urbani rimasti coinvolti, a vario titolo, nell’inchiesta sulle assenze dal servizio da parte di numerosi agenti della municipale durante la notte di Capodanno del 2013-2014.

Ai colletti bianchi, gli inquirenti di piazzale Clodio contestavano il reato di falso ideologico per aver attestato lo stato di malattia dei propri pazienti senza, però, aver effettuato alcuna visita. Agli altri 3 imputati, invece, i magistrati contestavano l’istigazione al reato per aver suggerito ai colleghi, attraverso il gruppo Facebook intitolato «Solo polizia locale di Roma Capitale», di andare a donare il sangue nella mattinata del 31 dicembre al fine di garantirsi due giorni di riposo e, di conseguenza, potersi assentare durante la notte di San Silvestro.

Secondo quanto si apprende il decreto di archiviazione, firmato dal gip Cinzia Parasporo, è già stato notificato al comando dei vigili urbani. Al termine dell’udienza Marco Milani, Coordinatore Romano di Ugl Polizia Locale, ha esultato: «finalmente, sebbene dopo anni, si ristabilisce la verità sul grande bluff mediatico creato ad arte da un Comando Generale inadeguato a gestire l’evento». Sempre secondo lui, «le ennesime assoluzioni della magistratura dimostrano che non ci furono furbetti e che le accuse ai vigili volevano mascherare l’inadeguatezza e l’incapacità dei vertici, tentando di screditare i lavoratori». In ultimo, entrando nello specifico della vicenda Milani ha tenuto a ripercorrere l’intera vicenda affermando che: «la chiamata di reperibilità fu poi un vero e proprio scandalo: impiegare un istituto destinato a fronteggiare disastri e calamità naturali per ovviare alle carenze gestionali è qualcosa di mai visto nella storia della nostra Capitale».