La bidella senza Green pass entra ancora a scuola: terza multa, sospensione più vicina

da Imperiapost
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Venerdì 17 Settembre 2021, 18:44
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Il dibattito sull'estensione del Green pass a tutto il personale sia pubblico che privato è più che mai al centro delle notizie e dei media nazionali in questi giorni. In questo senso, fa discutere il caso di Laura Muratore, collaboratrice scolastica presso l'Istituto Ruffini di Imperia in Liguria

Alla dipendente è stato infatti impedito di entrare a scuola per prendere servizio in quanto si è presentata senza Green pass, il cui obbligo è ormai esteso a tutto il personale scolastico. Di fronte alla resistenza della dipendente (che continua a presentarsi ogni giorno davanti all'istituto), il dirigente scolastico Luca Ronco, il quale aveva dichiarato ai microfoni di Tgr Liguria di aver compiuto il proprio dovere adempiendo alla normativa e richiedendo alla signora sprovvista di pass di allontanarsi, è dovuto addirittura ricorrere all'intervento delle forze dell'ordine (prima della polizia, poi dei carabinieri).

La dipendente, tuttavia, parlando ai microfoni e alle testate di alcune redazioni locali (come si può vedere nel video di cui sopra), ha rivelato dettagli sconcertanti sulla propria vicenda. Ha parlato prima del Covid, contratto verso fine agosto insieme a tutta la famiglia; poi dell'odissea con i medici e gli uffici dell'Asl, per ottenere un tampone e l'assistenza domiciliare solo dopo svariati giorni di attesa; degli esiti contrastanti dei test (negativo il tampone; positivo il sierologico). Ma soprattutto, ha parlato di come per l'Asl la presenza degli anticorpi anti Covid non sia di per sé una prova sufficiente per avere il Green pass; a ciò si aggiunge il fatto che il medico curante le abbia momentaneamente consigliato di non sottoporsi alla vaccinazione e di attendere almeno 6 mesi.

Infine, la signora ha concluso dicendo di essere stata erroneamente identificata come no-vax e ha incalzato sulla necessità di rendere gratuiti i tamponi per coloro che ancora non possono accedere alla vaccinazione; ha detto all'Imperia Post: «Se siamo obbligati a fare le cose contro la nostra volontà non siamo più in democrazia».

Si attendono dunque maggiori sviluppi su questa controversa vicenda, a metà tra malasanità ed incertezze amministrative.

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