Gravidanza, pillola, cure per l'infertilità: quali sono i rischi legati al vaccino, come comportarsi prima di assumere la dose

Gravidanza, pillola, cure per l'infertilità: quali sono i rischi legati al vaccino, come comportarsi prima di assumere la dose
di Emilio Fabio Torsello
Giovedì 18 Marzo 2021, 23:57 - Ultimo agg. 19 Marzo, 11:48
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Le donne che prendono la pillola anticoncezionale sono più a rischio trombosi in caso di somministrazione del vaccino? E come comportarsi in caso di gravidanza o di terapie contro l’infertilità o durante i cicli di fecondazione assistita? Per capire quali siano effettivamente i rischi per le donne che ricevono il vaccino, abbiamo consultato documenti ufficiali dell’Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA) e abbiamo chiesto la consulenza del professor Claudio Manna, docente presso la Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’università di Tor Vergata, docente al Corso di Laurea per Ostetriche dell’Università di Roma Tor Vergata ed esperto nei problemi di infertilità.

I vaccini provocano la trombosi?
Per il vaccino AstraZeneca, ad esempio, su 20 milioni di somministrazioni sono stati registrati 25 casi rari di trombosi, di cui una percentuale minima mortali. Il Covid ogni giorno in Italia uccide centinaia di persone. Non ci sono quindi elementi certi che mettano in relazione il meccanismo di funzionamento dei vaccini anti-Covid con un elevato rischio di trombosi.
Ci sono rischi di trombosi per le donne che prendono la pillola?
Come sottolinea la Società Italia per la Contraccezione (CIS), esistono elementi predisponenti alla trombosi che sono indipendenti dall’assunzione di farmaci, come fumo, obesità e sovrappeso, familiarità o patologie cardiovascolari precedenti. In generale l’assunzione di ormoni è un fattore che alza il rischio trombosi, con particolare riferimento al progesterone. Questo ormone si trova in tutte le pillole anticoncezionali normalmente in commercio. Chi prende la pillola però la può acquistare in farmacia e assumere solo dopo che un medico gliel’ha prescritta sulla base di esami ben precisi, volti proprio a capire quale sia il rischio di trombosi. 
In cosa consistono questi esami?
Nell’anamnesi sia della donna sia della famiglia sugli eventi trombotici avvenuti in passato e nelle analisi sulla coagulazione del sangue. Gli esami clinici permettono di intercettare quelle sostanze – gli enzimi – che sono dei marcatori nell’indicare il rischio della cosiddetta trombofilia, quindi una sorta di predisposizione alla trombosi. Si tratta di marcatori presenti nel sangue che danno indicazioni ben precise ed è uno screening molto semplice ma importante in questo senso. Chi prende la pillola quindi in teoria ha già escluso proprio di essere un soggetto a rischio trombosi.
È consigliabile sospendere la pillola prima del vaccino?
La pillola non è un salvavita. Chi teme il rischio trombosi può tranquillamente sospenderla in accordo con il medico. In via del tutto precauzionale, la pillola può quindi essere sospesa un mese prima e un mese dopo il vaccino.
Esistono rischi specifici per le gravidanze?
La gravidanza di per sé aumenta molto il rischio di trombosi, con una frequenza e una percentuale molto superiore rispetto ai casi fatti registrare dal vaccino.

Ci sono però diversi farmaci che già si utilizzano per scongiurare quanto più possibile l’eventualità di una trombosi. Dal punto di vista vaccinale e della sperimentazione, le donne in gravidanza e allattamento non sono state incluse nella sperimentazione e nella valutazione dei vaccini Pfizer-BioNtech mRNA (Comirnaty), Moderna e AstraZeneca, per cui non disponiamo di dati di sicurezza ed efficacia relativi a queste persone. I bugiardini dei vaccini consigliano di non fare il vaccino in corso di gravidanza, per una questione di precauzione.

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Se sospetto di essere incinta, devo aspettare a fare il vaccino?
La finestra temporale nella quale non si sa se si sia incinta o meno è molto breve, parliamo di una decina di giorni. A quel punto si attende, si fa il test di gravidanza e poi si decide in accordo con il medico cosa fare.
Se scopro di essere in gravidanza dopo l’assunzione del vaccino?
Se una donna vaccinata scopre di essere in gravidanza subito dopo la vaccinazione, non ci sono evidenze scientifiche che richiedano una interruzione della gravidanza. Mentre se una donna scopre di essere in gravidanza tra la prima e la seconda dose del vaccino, può rimandare la seconda dose dopo la conclusione della gravidanza, eccezion fatta per i soggetti ad altro rischio da possibili complicazioni dovute al Covid-19.
L’allattamento deve essere interrotto?
Le donne che allattano possono essere inserite nel Piano vaccinale, senza la necessità di interrompere l’allattamento.
Chi è a rischio trombosi, può vaccinarsi?
Chi deve fare il vaccino e teme di essere a rischio trombosi potrebbe comunque fare un’analisi preventiva per capire la situazione. Il medico deve valutare caso per caso, in base alla conoscenza del rischio specifico di quella persona, che varia a seconda degli individui. In generale ci sono strumenti utili a ridurre il rischio di trombosi, come ad esempio la cardioaspirina. 
Chi fa cure contro l’infertilità come deve comportarsi?
Nella cura contro l’infertilità si utilizzano ormoni, un fattore che potrebbe aumentare il rischio di trombosi in un soggetto già a rischio. Di contro, chi fa la cura per l’infertilità è solitamente molto seguito dai medici che conoscono nel dettaglio l’anamnesi del paziente e quindi possono anche programmare la gravidanza. In questo senso, è possibile fare il vaccino sotto stretto monitoraggio medico, valutando caso per caso, e andando quindi a riprogrammare l’eventuale gravidanza. 
 

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