Crollo in galleria, riaparta l'autostrada A26 nel tratto Masone-Genova. Istituito un osservatorio ministero-Autostrade

Crollo in galleria, chiusa l'autostrada A26 nel tratto Masone-Genova
​Crollo in galleria, chiusa l'autostrada A26 nel tratto Masone-Genova
Lunedì 30 Dicembre 2019, 19:13 - Ultimo agg. 31 Dicembre, 15:35
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Crollo in galleria, chiusa l'autostrada A26 nel tratto Masone-Genova. Non c'è pace per le autostrade in Liguria. Dopo le code chilometriche in A10, fino a 25 km, che si si sono registrate nei giorni scorsi nel tratto tra Genova e Savona, per la presenza di numerosi cantieri, è crollata parte della volta della galleria Bertè in A26, la Genova-Gravellona Toce. È avvenuto nel tardo pomeriggio. Lastre di cemento sono cadute sulla corsia centrale delle tre su ci si viaggia in quel tratto. Solo per un caso nessun mezzo è stato investito. Il tratto da Masone fino al bivio A26-A10 è stato chiuso con uscita obbligatoria a Masone.

E poco prima dell'una della scorsa notte è stato riaperto il tratto tra Masone e l'allacciamento con l'A10, in direzione Sud, dell'autostrada A26 Genova-Gravellona Toce. Lo comunica Autostrade per l'Italia specificando che il traffico circola su una corsia in scambio di carreggiata e non si registrano turbative al traffico. Il tratto autostradale era stato chiuso ieri sera per consentire la rimozione di una 'ondulina' e di alcuni tratti di intonaco caduti all'interno della galleria Bertè, all'altezza del Km 13.


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La A26 ha aveva fatto parlare di sè nelle settimane scorse quando, per intervento della procura di Genova, era stata chiusa per verificare la staticità di due viadotto del tratto genovese, il Fado e il Pecetti. Seguirono polemiche perché l'intervento isolava la Liguria da Milano e il nord-ovest, poi le verifiche hanno scongiurato particolari pericoli permettendo di realizzare gli interventi di manutenzione con limitazioni alla circolazione, ma l'autostrada era stata riaperta.



Mit convoca d'urgenza Autostrade. Il ministero ha convocato d'urgenza Autostrade per l'Italia per le 10 di mercoledi. Il crollo della volta della galleria è l'ennesimo episodio di un periodo buio per le autostrade liguri dove sono numeri i cantieri e percorrerle diventa spesso una odissea, soprattutto per chi è diretto nel ponente della regione. Così, anche per mitigare i disagi a chi viaggia, Autostrade si è detta pronta a tagliare i pedaggi in Liguria per circa 10 milioni.

I cantieri sono allestiti per la messa in sicurezza di ponti e viadotti, per contenere frane e per verificare la stabilità dei pannelli fonoassorbenti dopo che la procura di Genova aveva segnalato irregolarità nelle forniture. La disponibilità alla riduzione dei pedaggi è emersa nel corso della riunione che si è svolta al Mit, su impulso del ministro Paola De Micheli, sulle emergenze che oltre alla Liguria coinvolgono Marche, Abruzzo e Campania. Il Mit ha chiesto che, in circostanze di analogo disagio su tutte le altre tratte gestite, il concessionario adotti uguali misure di agevolazione tariffaria. In merito alla situazione ligure sono state verificate le soluzioni tecniche per limitare i disagi e accelerare la cantierizzazione per le barriere antirumore e antivento, oltre agli interventi per la sicurezza.

​Per quanto riguarda la Liguria il Mit «ha disposto l'attivazione di una cabina di coordinamento tra i concessionari e gli esperti del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per stabilire la priorità dei cantieri e ridurre al massimo i disagi». Il Mit ha anche deciso «di attivare uno strumento di monitoraggio e comunicazione immediata sullo stato dei lavori e della viabilità, coinvolgendo gli enti locali».

Il governatore Giovanni Toti aveva sottolineato l'assenza di comunicazione e il mancato coinvolgimento della Regione sull'attivazione dei cantieri. Nella riunione al Mit sono state affrontate anche le criticità relative alla A14 (tra Fermo e Pescara), alla A1 (Caianiello-Napoli) e alla A16 (Avellino-Benevento)a seguito dei provvedimenti giudiziari che riguardano le barriere Aspi chiederà all'Autorità giudiziaria la possibilità di una riduzione della restrizione della carreggiata per ridurre i disagi in questi giorni di esodo e controesodo.

Toti: «Episodio A26 ci lascia allibiti. Chiediamo di conoscere la situazione sicurezza». «È chiaro che questo ulteriore episodio che si è verificato sulla rete autostradale ligure ci lascia allibiti. Da tanto tempo chiediamo di conoscere la situazione di sicurezza delle nostre gallerie e dei nostri viadotti. Ho parlato poco fa con la ministra De Micheli che si dice egualmente allibita da quanto accaduto e ha convocato domani a Roma la concessionaria Autostrade. La galleria è stata sequestrata dalla magistratura e quindi spetterà ai loro periti stabilire cosa successo». Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti al termine del vertice con Aspi a Genova in serata e dopo quanto accaduto nel tardo pomeriggio con il distacco di materiale dalla volta di una galleria sulla A26. «Siamo in contatto con il sindaco di Masone - ha aggiunto - per capire se vi sono esigenze per gli automobilisti in transito su quell'autostrada e rimasti in coda. Per il momento la protezione civile della Liguria non è intervenuta».



Il Comune di Rossiglione sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un post con cui informa i cittadini di prestare «massima #attenzione sulla #A26! La prima galleria dopo Masone, verso Genova, è investita da #materiale! Autostrada in direzione #Sud in #chiusura con #obbligo di #uscita a #Masone, ad eccezione dei mezzi pesanti che rimangono in coda».




Aspi: «In corso l'apertura dello scambio di carreggiata». Poco prima delle 18.30 sull'autostrada A26 Genova-Gravellona Toce è stato chiuso temporaneamente il tratto tra Masone e l'allacciamento con l'A10 in direzione Sud per consentire le operazioni di rimozione di materiali in carreggiata all'altezza del km 13 all'interno della galleria «Bertè». Non sono coinvolti veicoli.

Secondo le prime verifiche condotte dai tecnici autostradali, si legge in una nota di Autostrade per l'Italia, si sarebbe verificato il distacco di una ondulina e di parti dell'intonaco a cui era collegata, le cui cause sono in corso di accertamento.

Sul luogo dell'evento sono intervenute le pattuglie della Polizia Stradale ed il personale della Direzione 1° Tronco di Genova di Autostrade per l'Italia.

È in corso l'installazione di uno scambio di carreggiata per consentire la riapertura al traffico in doppio senso di circolazione.
Per gli utenti che viaggiano con mezzi pesanti e da Alessandria sono diretti verso la riviera ligure si consiglia di immettersi sulla diramazione Predosa-Bettole e successivamente in A7 verso Genova per poi immettersi in A10 verso Savona. Agli utenti che viaggiano su mezzi leggeri, dopo l'uscita obbligatori a Masone si consiglia di percorrere la strada provinciale 456 del Turchino e rientrare in A10 a Genova Voltri.




Aspi: «Dal 2 gennaio -50% pedaggio tra Varazze e Genova Prà». Al fine di gestire l'emergenza di queste ore legata al traffico e ai cantieri sulle autostrade liguri, anche alla luce dell'incidente avvenuto questo pomeriggio nel tratto tra Masone e l'allacciamento con la A10 in direzione sud, presso la sede di Regione Liguria si è svolta una riunione di confronto tra le Istituzioni locali e i vertici di Autostrade per l'Italia. L'incontro, si legge nella nota, è stato chiesto dalle Istituzioni locali, alla luce delle criticità verificatesi nelle ultime settimane, pur non avendo diretta competenza sulla materia e non essendo state convocate al tavolo aperto oggi dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, richiesto e sollecitato da mesi. Al tavolo, oltre ai vertici di Aspi, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente dell'Autorità portuale di sistema del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, gli assessori regionali alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone e allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti.

Aspi ha illustrato il piano di verifica relativo alla rete ligure programmato dal 1° di gennaio 2020 attraverso l'utilizzo di società terze per quanto riguarda viadotti, gallerie e altri tratti della rete. In merito ai pedaggi, rimangono gratuiti i tratti autostradali dell'area metrop litana genovese e quelli tra Chiavari e Rapallo (autostrada A12) e tra Masone e Ovada (A26). A questo si aggiungerà dal 2 di gennaio 2020 la riduzione del 50% della tariffa di transito tra i caselli di Varazze e Genova Prà, in ragione della durata e della complessità del cantiere per la messa in sicurezza idrogeologica della frana all'altezza di Arenzano.

Riguardo l'aggiornamento della situazione dei cantieri e lo stato del traffico in vista dell'ultimo esodo di Capodanno e del controesodo di gennaio, Autostrade per l'Italia ha comunicato che da domani notte (tra il 31 dicembre e il 1° gennaio 2020) saranno rimossi sia il cantiere relativo alla frana all'altezza di Albisola, dove saranno ripristinate le due corsie per senso di marcia, sia il cantiere tra Nervi e Recco, legato alle barriere fonoassorbenti. Rimane attivo, invece, il cantiere relativo alla frana tra Varazze e Arenzano, trattandosi di lavori complessi legati a esigenze di sicurezza: il traffico rimane incanalato su tre corsie, orientabili per senso di marcia a seconda dei flussi di traffico. Confermati anche i lavori tra Rapallo e Chiavari, con una corsia percorribile in direzione sud. Autostrade per l'Italia si è impegnata affinché, ove possibile, tutti gli altri cantieri relativi a verifiche e o interventi sulle barriere fonoassorbenti si svolgano con cantieri mobili durante orari notturni.

In ogni caso Autostrade per l'Italia si è impegnata, ove possibile tecnicamente, a garantire in tutti i cantieri la doppia corsia per senso di marcia. Per quanto riguarda la razionalizzazione del sistema dell'autotrasporto e dell'accesso ai porti liguri, sono in corso di approfondimento modalità di incentivazione tali da favorire l'estensione dell'orario di attività dei terminal portuali, al fine di convogliare il più possibile il traffico pesante nelle ore di minore congestione della rete. A tal fine tutti i presenti si impegnano a presentare entro il 17 gennaio una proposta organica alle associazioni del settore.

Aspi ha assunto anche l'impegno di accelerare il progetto di raddoppio della rampa di accesso tra la strada Guido Rossa e il casello di Genova Aeroporto. Autostrade per l'Italia si impegna a fornire dal 1 gennaio 2020 un bollettino quotidiano due volte al giorno per aggiornare gli Enti locali circa la situazione del traffico ed eventuali problematicità della rete. Regione Liguria, Comune di Genova e Autorità Portuale chiedono altresì di poter partecipare al tavolo di confronto tecnico aperto oggi dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la concessionaria Aspi, al fine di concordare le modalità di esecuzione di ogni altro cantiere che si renderà necessario nelle prossime settimane sulla rete autostradale ligure, con particolare riguardo alla sicurezza della rete. Il tavolo che si è riunito oggi tornerà a vedersi nei prossimi giorni per verificare le modalità attuative di quanto deciso.


Informativa sul distacco, avvenuto ieri, di parte del soffitto della galleria Berté, nell’autostrada A26 in direzione Genova, accelerazione dei tempi relativi alla manutenzione di autostrade e gallerie gestite dal concessionario Aspi, istituzione di un osservatorio MIT-ASPI sui controlli realizzati dalla società concessionaria, aiuto economico al Porto di Genova. Questi i temi affrontati stamattina durante la riunione, voluta dalla Ministra Paola De Micheli, tra Aspi e il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Hanno partecipato, oltre alla Ministra in conferenza telefonica, il capo di gabinetto del Mit, il direttore generale per la Vigilanza sulle concessionarie autostradali del Mit, e l’Amministratore delegato di Aspi. Sull’episodio di ieri, Aspi ha riferito alla Ministra che la Galleria Bertè aveva recentemente superato positivamente e senza criticità le verifiche condotte dalla società di controllo Spea. Sono, pertanto, in corso analisi di approfondimento per appurare eventuali responsabilità e cause che hanno determinato lo stacco di parte del soffitto.

Alla luce di questo, la Ministra ha chiesto ad Aspi di ridurre da tre a due mesi i tempi di verifica di tutte le autostrade e le gallerie gestite dal concessionario e di aumentare il numero di squadre e di personale impegnato, così da poter effettivamente velocizzare i tempi di una prima tornata di verifiche. In tale contesto, è stata istituita una novità rispetto al rapporto concessorio vigente: un Osservatorio tecnico che si riunirà ogni 10 giorni presso la sede del Ministero, affinché venga rispettato il cronoprogramma, presentato dal concessionario oggi e nelle precedenti riunioni, relativo ai controlli effettuati. L’Osservatorio servirà a evidenziare le disfunzioni e le criticità che potranno emergere dalle verifiche, nonché a individuare le modalità di risoluzione dei problemi. Il concessionario Aspi ha comunicato che dal primo gennaio Spea cesserà il proprio mandato e i controlli verranno effettuati da una nuova società esterna scelta tramite gara.

Infine, la Ministra ha chiesto ad Aspi di fornire un supporto economico al Porto di Genova, danneggiato enormemente dalla congestione del traffico cittadino dovuta alla inattività di alcune strade interessate da cantierizzazioni e controlli. Una situazione di enorme complessità che sta comportando un notevole riflesso economico e sociale: la difficoltà della circolazione dei camion da e verso il porto genera ritardi nell’attività economica e crea disagi consistenti alla popolazione. Per questi motivi, l’Autorità portuale di Genova, in accordo con i terminalisti, potrebbe anticipare le attività di carico e scarico dalle ore 6 alle ore 4 del mattino. Terminata la riunione, la Ministra ha deciso che a partire dal nuovo anno verrà istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, un Osservatorio permanente di monitoraggio delle verifiche di sicurezza relative a tutte le strade e autostrade gestite in concessione, anche con il coinvolgimento di Ansfisa, l’agenzia per la sicurezza stradale e ferroviaria.

 
 
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