«Inferno» nella nebbia sulla A26 Genova-Gravellona Toce per un maxi tamponamento che ha coinvolto quattro camion e almeno quaranta auto. Due le vittime e una decina i feriti, nessuno in gravi condizioni, l'autostrada è rimasta chiusa quasi tutto il giorno, tra Casale Sud e l'innesto con la A21 in direzione della Liguria, per consentire i soccorsi e la rimozione dei veicoli. «Un vero e proprio disastro, con una sequenza di almeno cinque o sei incidenti concatenati», è la testimonianza di Alberto Marello, direttore de Il Piccolo di Alessandria tra gli automobilisti rimasti bloccati in mezzo ai rottami.
Tamponamento in via del Lido, traffico in tilt verso il mare
Incidente sull'A26, il caos
«Poco dopo le 8.15 si è scatenato il caos, tra scarsa visibilità, fondo scivoloso, velocità - è la ricostruzione di Marello -.
Le vittime sono Tommaso Corradini, 37 anni, residente a Monza, e Pietro Puricelli, 71 anni, residente a Pavia. Viaggiavano sulla stessa auto trovata schiacciata contro due camion. I soccorritori, arrivati prima da Casale e poi da Alessandria e da Vercelli, hanno percorso a piedi la carreggiata per raggiungere gli automobilisti, l'area di servizio Monferrato trasformata in punto di coordinamento delle operazioni. «Hanno riunito le persone in piccoli gruppi e le hanno accompagnate lì, al sicuro, per gli eventuali trasferimenti negli ospedali di Alessandria e Casale», due in codice giallo, di media gravità, gli altri in codice verde.
«Costante - conclude Marello - il rumore degli elicotteri del 118 e dei vigili del fuoco», colonna sonora di una giornata drammatica. Per tutta la giornata si sono create code fino a quattro chilometri nel tratto alessandrino dell'autostrada, che è stato riaperto soltanto dopo le 17, nove ore dopo gli incidenti a raffica che hanno bloccato una delle principali arterie di collegamento tra il Piemonte e la Liguria, ogni giorno percorsa da centinaia di camion diretti con le loro merci al porto di Genova
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout