Gianluca Ferraris, morto il giornalista e scrittore: aveva 45 anni

Gianluca Ferraris, morto il giornalista e scrittore: aveva 45 anni
Gianluca Ferraris, morto il giornalista e scrittore: aveva 45 anni
Lunedì 14 Marzo 2022, 12:46 - Ultimo agg. 22:10
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Gianluca Ferraris, scrittore e giornalista, è morto a 45 anni. Vice caposervizo di Donna Moderna e autore di diversi romanzi gialli di successo. La morte è stata annunciata dallo scrittore Paolo Roversi, che con Ferraris aveva collaborato a lungo. Ferraris era nato a Genova e in passato aveva lavorato per vari giornali, tra cui Il Giornale, Chi, Panorama, e per la trasmissione televisiva Quarto Grado. Aveva scritto i romanzi A Milano nessuno è innocente, Piombo su Milano e Shaboo, e aveva realizzato alcuni podcast di true crime per la piattaforma Storytel, tra cui Mostri e Ludwig.

Aveva pubblicato 5 romanzi e 3 saggi, tra cui l'apprezzato "Pallone Criminale" con Simone Di Meo, raccontando il malaffare nel mondo del calcio legato alle scommesse, che ha ricevuto nel 2014 la menzione speciale della giuria del premio letterario «Antonio Ghirelli» della Federcalcio.

Dal 2014 si era dedicato esclusivamente alla narrativa, in prevalenza noir e gialli e nel 2021 aveva esordito con "Perdenti" (Piemme) con cui aveva dato vita a un nuovo ciclo di romanzi con protagonista l'avvocato milanese Lorenzo Ligas.

Aveva iniziato a collaborare nel 2001 con Panorama. Laureatosi in Scienze Politiche nel 2002, si trasferisce a Milano dove consegue un master in giornalismo e inizia a collaborare con altre riviste, Chi ed Economy, e per la televisione, Quarto grado su Rete 4. Era vice caposervizio a Donna Moderna. Nel 2010 vince il premio giornalistico europeo sulla salute e i diritti del malato, assegnato dall'Ue per l'inchiesta di copertina "Ladri di speranza", pubblicata da Panorama.

Pallone Criminale e i gialli "Pallone Criminale" è il saggio che crea maggior clamore in un momento storico in cui il calcio è interessato ancora una volta dalla piaga del calcioscommesse. Il libro racconta le sponsorizzazioni fittizie, partite truccate, puntate clandestine, presidenti prestanome, ultras collusi, legami pericolosi con i calciatori, centri scommesse di copertura: tutti strumenti utili a riciclare denaro. La svolta dal 2014 con i gialli e i noir con la trilogia di Gabriele Sarfatti, un giornalista di nera obeso e amante delle droghe.

«Quando stamattina Ilaria Molinari mi ha chiamato per comunicarmi la morte di Gianluca Ferraris, mi è parso di rivederla nel mio ufficio alla fine del 2009. All’epoca ero direttore del settimanale Panorama e Ilaria insieme con Gianluca mi propose un’inchiesta sulle cellule staminali e sul mercato ignobile che c’era intorno a questa vicenda. Si trattava di un’inchiesta sulle “cliniche della guarigione”: in realtà erano cure fasulle che illudevano i pazienti, spesso malati terminali, rubandogli i soldi. Gianluca lavorò a lungo con Ilaria riuscendo a “infiltrarsi”nelle cliniche e dimostrando in modo inequivocabile il marcio. Quell’inchiesta coraggiosa e straordinaria valse a Gianluca e Ilaria la copertina di Panorama e soprattutto, nel 2010, il primo premio europeo per il giornalismo sulla salute indetto dalla Commissione europea. Un riconoscimento eccezionale in una competizione che vedeva, Gianluca e Ilaria, gareggiare con giornalisti degli altri 27 stati membri dell’Europa. Il ricordo di Gianluca, cronista appassionato e rigoroso, è legato a questa e alle altre battaglie di trincea: dalle inchieste sul calcio sporco a quelle sul mondo dell’azzardo e fino al terrorismo. Con Gianluca se ne va troppo presto un cronista di razza dai modi gentili e garbati. Bastava sentirlo parlare: sempre con un timbro misurato e rispettoso di qualsiasi interlocutore. Lo piango insieme ai familiari, agli amici e ai colleghi che in questo breve periodo della sua vita gli sono stati vicini», con queste parole Giorgio Mulè, oggi deputato e sottosegretario alla Difesa, ricorda il giornalista Gianluca Ferraris che diresse a Economy e Panorama.

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