Grandinate Veneto e Lombardia, chicchi «come palle da tennis» e venti fino a 120 km/h: 110 feriti

Molto colpite le zone del prosecco e il Padovano

Grandinate Veneto e Lombardia, chicchi «come palle da tennis» e venti fino a 120 km/h: 110 feriti
Grandinate Veneto e Lombardia, chicchi «come palle da tennis» e venti fino a 120 km/h: 110 feriti
Giovedì 20 Luglio 2023, 10:21 - Ultimo agg. 23 Agosto, 09:36
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Comincia a cambiare il meteo e l'Italia si divide in due. Nel Settentrione le temperature si sono abbassate e si sono verificati temporali e forti grandinate nel Nordest: il Veneto è particolarmente flagellato con 110 persone ferite a causa di cadute, traumi, rotture dei vetri provocati dalla grandine e dalle forti raffiche di vento. A Verona la linea telefonica del 118 risulta danneggiata. Al Sud, invece, il caldo è ancora protagonista.

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La grandine si è abbatuta in Lombardia (soprattutto nel Mantovano) e nel Veneto (Trevigiano e Padovano). Si misurano chicchi di grandine delle dimensioni di palline da golf e localmente anche da tennis (sino a 10/12 cm di diametro). Si sono registrate raffiche di vento distruttive, un susseguirsi di tuoni e lampi e ingenti danni. Questi sono i risultati dei violenti temporali che dal tardo pomeriggio di ieri hanno colpito diversi comuni tra Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli.

 

Perché grandinate così violente

È il frutto dello scontro tra l'aria molto calda presente sull'Italia e in particolar modo nel Catino Padano e le infiltrazione più fresche atlantiche in quota che hanno iniziato a lambire il Nord, scrivono gli esperti 3bmeteo.it.

Da ieri (mercoledì 19 luglio, ndr) il tempo ha cominciato a cambiare: la pressione ha iniziato lentamente a cedere, influenzata da una una vasta area depressionaria posizionata sull'Europa settentrionale che tenderà a spingersi verso sud, determinando impulsi instabili, in particolare tra venerdì e sabato.

In Veneto sono attese ancora fasi di instabilità, con rovesci e temporali sparsi che interesseranno dapprima le zone montane, poi anche la pianura fino a buona parte di sabato. È in corso un progressivo calo delle temperature, anche marcato nei valori massimi, fino a riportarsi nella norma del periodo. Da domenica, invece, nuovo aumento della pressione con temperature in graduale ripresa.

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Allarme frane sui ghiacciai

E ora è anche allerta frane sui ghiacciai. «Quando lo zero termico si attesta sui 4.600-4.800 metri come in questi giorni, il rigelo notturno è praticamente assente, l'acqua entra nelle fessure della roccia provocando, a lungo andare, frane e crolli», spiega Mario Ravello, guida alpina della Valle d'Aosta e geologo. Gli itinerari "di misto", ovvero con neve, roccia e ghiaccio, sono i più a rischio.  Se manca il rigelo notturno, spiega Mario Ravello, «gli itinerari non sono affidabili ed è inutile, come fanno molti, cambiare semplicemente l'orario di partenza: se non rigela di notte, è inutile partire prima, l'instabilità permane». 

 

Il Veneto, la regione più colpita dal maltempo: dalla grandine al vento

Il Veneto è la regione più bersagliata dal maltempo di queste ore. Ieri i vigili del fuoco hanno eseguito 190 interventi. Colpite le zone del prosecco e il Padovano: Treviso coinvolti i Comuni di Montebelluna, Cornuda, Crocetta del Montello e Pederobba. A Padova le aree di Campodarsego e Camposampiero e Stra nel Veneziano.

Ci sono danni: sono andate distrutte numerose auto e strutture (segni anche sulle facciate delle abitazioni).

Nel padovano colpiti soprattutto i comuni di Camposampiero e Campodarsego ma chicchi grossi come noci sono caduti anche a Cittadella, Limena e San Giorgio in Bosco. A Pontevigodarzere si sono verificati danni a un distributore di benzina, mentre nel Veneziano nell'area di Stra e Vigonovo con alberi in mezzo alla strada che hanno bloccato la viabilità e carrozzerie delle auto devastate.

Si sono registrate raffiche di vento superiori a 100 chilometri l'ora, con un massimo di 119 a Campagna Lupia Valle Aperto (Venezia).

 

A Verona linea telefonica del 118 danneggiata

Tecnici Telecom e aziendali sono al lavoro da stamattina a Verona per individuare il guasto, causato dal forte temporale di stanotte, che ha danneggiato le linee telefoniche in entrata del Suem 118. Lo rende noto l'Azienda ospedaliera. Il servizio di pronto intervento è ugualmente garantito perché le telefonate vengono girate dalle altre centrali operative di emergenza: 112, 113 e 115. È stata allestita temporaneamente una linea telefonica alternativa a cui i cittadini possono chiamare: 045 8205991. Si tratta di un guasto alle due distinte centraline, mandando in tilt anche il sistema alternativo che di solito scatta in questi casi. Tutto il sistema di emergenza è comunque in funzione perché i computer interni della Centrale non sono stati toccati dal danno e consentono di dare regolare seguito alle telefonate provenienti dalle altre Centrali di emergenza.

 

Agricoltura, rovinate intere campagne

Dalla Riviera del Brenta a Bassano del Grappa, dalle Prealpi alla Pianura Trevigiana, dal Garda fino all'Alta Padovana. Nessuna provincia, annuncia Coldiretti Veneto, è stata risparmiata dal maltempo con conseguenze pesantissime sulle di ortaggi, colture, frutteti, vigne ma anche serre, strutture agricole. Il Presidente del Veneto Luca Zaia firmerà oggi stesso l'estensione dello stato di emergenza, terminati i censimenti dei danni in corso dalle prime ore del mattino. «Sale a 110 il numero delle persone ferite con traumi determinati dalla grandine, da cadute e da rotture di vetri», ha comunicato Zaia in costante contatto con la Protezione Civile, il Suem e tutti i volontari.

Nello specifico sono stati rilevati 28 accessi complessivi in Pronto Soccorso in provincia di Venezia, 62 a Padova, 19 a Vicenza e 1 a Belluno.

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