Sant'Agata De' Goti, frana sulla «115 bis» rimossa la rete: ora bretella in sicurezza

Completati i lavori avviati dalla Provincia dopo lo smottamento

Il manto stradale della 115 bis
Il manto stradale della 115 bis
di Vincenzo De Rosa
Venerdì 15 Marzo 2024, 10:39
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Sarà stata grande la sorpresa per gli automobilisti che ogni giorno percorrono la provinciale 115 bis, bretella che collega il ramo telesino della Fondo Valle Isclero con l'ospedale di Sant'Agata de' Goti e la valle Caudina, nello scoprire che la rete arancione che dal 2015 delimitava la frana all'altezza di località Presta non c'è più. Il segno del completamento dei lavori di messa in sicurezza avviati circa un mese fa dalla Provincia di Benevento, a ormai quasi nove anni dallo smottamento che aveva provocato il crollo della corsia di emergenza e di una parte della carreggiata, nella corsia che procede in direzione di Sant'Agata.

«Come da programma, abbiamo ultimato i lavori di messa in sicurezza della frana in località Presta», l'annuncio del vice presidente della Provincia Alfonso Ciervo, che da quando è stato eletto alla Rocca dei Rettori (nel dicembre del 2021) ha seguito le vicende della bretella che attraversa il territorio santagatese. Era stato lo stesso Ciervo ad annunciare in un'intervista, agli inizi di febbraio, l'imminente avvio dei lavori, adesso completati. L'occasione per il numero due delle Rocca per fare il punto anche sugli altri lavori in corso in queste settimane e che stanno interessando Sant'Agata de' Goti.

«Unitamente al completamento dell'intervento sulla frana - spiega lo stesso Ciervo - abbiamo anche portato a termine la pulizia straordinaria lungo l'intero tratto della strada fino all'area ospedaliera. Al tempo stesso, in località Cotugni-Cesine sono in corso i lavori di completamento della Fondo Valle Isclero». Quest'ultimo intervento rappresenta sicuramente il più importante per l'intero comprensorio caudino e non solo. C'è infatti un'intera provincia che attende il completamento di questa infrastruttura, la cui realizzazione fu avviata dal «Consorzio di Bonifica della Valle Telesina» addirittura nel 1987. Una strada a scorrimento veloce che avrebbe dovuto collegare, ormai da tempo, la valle Caudina e la provincia di Avellino con la valle Telesina e la Telese-Caianello e ancora con il Casertano.

Problemi di progettazione, difficoltà nel reperire le somme, scoperte archeologiche hanno rinviato di anno in anno e fino ad oggi il completamento del tratto di strada al confine tra i territori di Sant'Agata de' Goti e Moiano. Poi, lo scorso 8 febbraio, dopo 37 anni, l'annuncio da parte della Provincia di Benevento della consegna alla ditta aggiudicataria dell'appalto dei lavori.

Un intervento dall'importo complessivo di 9 milioni di euro, di cui circa 7 a base d'asta.

Completamento dei lavori previsto per l'estate 2025 con benefici attesi non solo per la viabilità provinciale ma anche per il presidio ospedaliero del «Sant'Alfonso Maria de' Liguori», che sorge proprio lungo il percorso della Fondo Valle Isclero e che dà il nome a uno degli svincoli. Ma ci sono anche altri interventi annunciati dal vice presidente Ciervo. «A breve - aggiunge - si procederà alla potatura dei platani a Molino Corte e, a seguire, inizieranno i lavori di completamento e messa in funzione dell'impianto di depurazione di località Capitone, compresi gli impianti di sollevamento di Presta e Pontevenere».


Altra opera, questa, importante per il territorio santagatese, con il nuovo impianto che dovrà servire il centro e l'area a Sud del fiume Isclero con benefici, in termini ambientali, anche per lo stesso corso d'acqua. «L'azione amministrativa inizia ad essere visibile e incisiva - le conclusioni di Ciervo - per rendere vivibile la nostra gloriosa città».

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