Bretella di Caserta, stop infinito: «Altro colpo di teatro»

San Leucio tempi allungati e rebus futuro

Bretella, stop infinito l'ostacolo dell'esproprio: «Altro colpo di teatro»
Bretella, stop infinito l'ostacolo dell'esproprio: «Altro colpo di teatro»
di Nadia Verdile
Domenica 10 Marzo 2024, 10:00 - Ultimo agg. 19:50
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San Leucio e la bretella infinita. La bretella della discordia, dei ricorsi, delle interruzioni, delle scoperte archeologiche, dei contenziosi, delle meraviglie. Ancora uno stop, ancora un impedimento per la fine dei lavori di quella strada che doveva liberare dal traffico San Leucio e che dall'inizio dei lavori nel 2020, ormai quattro anni fa, non riesce ad essere completata. Ora i lavori si sono arenati su un esproprio non andato a buon fine. «E siamo all'ennesimo colpo di teatro - dice il consigliere di Fdi, Pasquale Napoletano -, di questa amministrazione comunale; su un esproprio non andato a buon fine e impugnato si gioca il futuro della bretella. Quello che si doveva fare prima della messa in opera della variante stanno provando a farlo ora, dopo anni».

Proprietario del terreno da espropriare è Bartolomeo Letizia. L'area è pari a 960 metri quadrati. Il Comune di Caserta ha attribuito a quel terreno il valore di 20 euro a metro quadrato come se fosse terreno agricolo ma nella causa in corso viene fatto notare che il valore non risulta appropriato perché non considera il carattere urbano dell'area e non tiene in considerazione i danni recati al bene immobile che vi insiste e i frutti pendenti perduti.

Letizia sostiene che il valore di mercato del suo terreno è quello della zona omogenea D1, cioè quella destinata ad insediamenti produttivi e dunque il valore sarebbe sestuplicato, da 20 a 120 euro.

E poi ci sono le indennità dovute al deprezzamento dell'area. A conti fatti altro che 19mila euro e rotti. Il valore che Letizia ritiene abbia il suo terreno è stato calcolato di 350mila euro. «La domanda che pongo all'amministrazione è questa - continua Napoletano-: ma quando hanno fatto la progettazione, su cui molto ci sarebbe da ridire, perché non hanno discusso, affrontato e risolto la questione? Perché hanno fatto un progetto che al posto di realizzare una strada dritta disegna una curva, costringendosi a spendere centinaia di migliaia di euro per passare su un'area industriale invece che andare su un giardino. Era forse il piacere da fare a qualcuno?». 

La storia della bretella di San Leucio si avvia a compiere un quarto di secolo. Dopo quasi 18 anni di iter amministrativo nel febbraio 2020 iniziarono i lavori. La strada realizzata finora si sviluppa per circa un chilometro e differisce dal progetto iniziale del 2002 quando fu firmato l'accordo quadro sulla viabilità tra il Comune e la Regione. Due primavere fa la soprintendenza aveva imposto un fermo all'opera per il rinvenimento di una porzione di villa rustica risalente all'età repubblicana, tra il I e il II secolo a.C. Dopo l'estate i lavori e nuovo stop per il ritrovamento di un'altra struttura di età borbonica. Poi ad ottobre il rinvenimento di una fornace borbonica. Poi la querelle sui pali dell'energia elettrica che erano lungo il tracciato e ora quest'ennesimo stop.

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La firma dell'accordo quadro ci fu nel 2002, quando era sindaco Luigi Falco, poi l'approvazione del progetto nel 2007 con la giunta Nicodemo Petteruti. A seguire ci sono stati tredici lunghi anni di silenzio e quindi il via ai lavori quattro anni fa, in piena emergenza Covid. L'opera, dal costo di circa 4 milioni di euro (2milioni e 300mila euro per i lavori, poi spese tecniche, Iva, espropri), avrebbe dovuto essere realizzata in 200 giorni, sono trascorsi 1460. L'arrivo ipotizzato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a San Leucio aveva portato al riempimento di alcune voragini storiche tra piazza della Seta e via Vaccheria, una enorme proprio poco dopo l'arco dell'ultima frazione casertana ma resta inalterata la situazione del manto stradale che, rifatto lo scorso anno proprio di questi tempi, aspetta ancora il secondo passaggio di asfalto e i tombini, pericolosissimi per le ruote delle auto, sono ancora sollevati rispetto al piano asfaltato. Allora l'assessore Massimiliano Marzo, che ieri non è stato possibile contattare sul caso bretella, dichiarò: «I lavori di rifacimento dell'asfalto sulla ex Strada Statale Sannitica non sono ancora terminati. La strada dovrà essere completata con la stesura di un altro strato di asfalto. A quel punto i tombini non saranno più sollevati e non appena saranno ultimati i lavori si procederà alla realizzazione della segnaletica orizzontale». Era aprile 2023.

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