Isis, Kerry: «Cuore straziato per gli ostaggi, ma è necessario non pagare i riscatti»

Il segretario di Stato americano John Kerry
Il segretario di Stato americano John Kerry
Lunedì 17 Novembre 2014, 19:19 - Ultimo agg. 18 Novembre, 01:34
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«Gli Stati Uniti hanno il cuore straziato, ma è assolutamente necessario rifiutare il pagamento di riscatti per gli ostaggi americani»: lo ha detto il segretario di Stato americano, John Kerry, commentando l'uccisione del terzo prigioniero Usa nelle mani dei jihadisti.



Kerry, intervenendo a Washington, ha sottolineato però che «Non siamo intimiditi, li sconfiggeremo. L'esercito dell'Isis ha perso lo slancio. Le forze irachene sono pronte ad attaccarlo in mesi, non anni».



Obama, svolta su modalità negoziati. Il presidente americano, Barack Obama, ha ordinato una revisione completa del protocollo dei negoziati per la liberazione degli ostaggi americani in mano a gruppi terroristici all'estero, tra cui l'Isis. Il Daily Beast riferisce che la revisione, che comprenderà una particolare attenzione sul trattamento dei familiari degli ostaggi, fa seguito alle critiche sulle attuali operazioni di negoziati, afflitti da lotte burocratiche interne e da una mancanza di leadership, in particolare dalla Casa Bianca.



La revisione è stata chiesta «a causa della maggiore frequenza di cattura di ostaggi americani all'estero», si legge in una lettera che Christine Wormuth, alto ufficiale al Pentagono, ha inviato la scorsa settimana al repubblicano Duncan Hunter. Quest'ultimo è nella commissione dei Servizi armati per la Camera e ha fatto pressioni all'amministrazione Obama per fare di più per la liberazione degli ostaggi in mano all'Isis e altri terroristi. Wormuth ha detto che il presidente ha ordinato la revisione «di recente», ma non ha voluto specificare quando. Proprio domenica, i jihadisti dello Stato islamico hanno diffuso il video con la decapitazione dell'operatore umanitario Peter Kassig.



I militanti tengono in ostaggio un altro americano, una donna, rapita in Siria lo scorso anno mentre consegnava aiuti al popolo stremato dalla guerra civile.
L'alto ufficiale ha detto che la revisione comprenderà «particolare attenzione all'impegno delle famiglie, ai dati dell'intelligence, e alle politiche di impegno diplomatico. L'attenzione data alle famiglie degli ostaggi è significativa: i genitori degli americani decapitati dall'Isis hanno criticato la Casa Bianca per aver minacciato di perseguirli nel caso fossero stati intenzionati a pagare un riscatto. Altri si sono lamentati del fatto che l'amministrazione non abbia dato seguito a contatti che potevano indicare il luogo di prigionia degli ostaggi.
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