Eredità Agnelli, fascicolo della Procura: tre indagati, anche John Elkann. La Finanza acquisisce i documenti

L'obiettivo degli accertamenti è verificare le ipotesi di irregolarità di carattere fiscale dopo l'esposto di Margherita

Agnelli, indagine sulle fiduciarie della famiglia dopo l'esposto di Margherita. La Finanza acquisisce documenti
Agnelli, indagine sulle fiduciarie della famiglia dopo l'esposto di Margherita. La Finanza acquisisce documenti
di Erica Di Blasi
Giovedì 8 Febbraio 2024, 20:14 - Ultimo agg. 10 Febbraio, 08:10
4 Minuti di Lettura

La procura di Torino ha indagato John Elkann per presunte irregolarità fiscali. In tutto i nomi sono tre: Gianluca Ferrero, uomo di fiducia di John Elkann e presidente della Juventus, in quanto firmatario, il notaio svizzero Urs von Groningen perché esecutore testamentario più appunto Elkann, figlio di Margherita Agnelli, firmataria dell'esposto che ha innescato gli accertamenti dei magistrati subalpini. Nel mirino c'è l'eredità dell'Avvocato. Tutto nasce da un esposto di Margherita Agnelli, figlia di Gianni Agnelli, che dice che, in base agli accordi transattivi sull'eredità, lei doveva versare a Marella circa 500mila euro al mese (6 milioni l'anno). Ma non risultano indicati nella dichiarazione dei redditi di Marella relative agli anni 2018-2019: dovrebbero esserci 8 milioni e non ci sono (perché lei è morta a febbraio 2019). Una dichiarazione dei redditi infedele, con un vitalizio nascosto, che porterebbe a un reato fiscale-tributario. Le perquisizioni della Guardia di Finanza sono avvenute negli studi Ferrero, alla Fondazione Agnelli e negli uffici di altre società fiduciarie. Le indagini sono affidate ai pm Bendoni-Marchetti, coordinati da Gianoglio.

LA RICOSTRUZIONE

Un pezzo alla volta i pm hanno passato al setaccio le società fiduciarie del gruppo controllato dalla famiglia Agnelli. L'ultimo atto ieri con la Guardia di Finanza che ha acquisito della documentazione nello studio di un notaio. L'obiettivo degli accertamenti è verificare appunto le ipotesi di irregolarità di carattere fiscale.
La questione nasce dopo le liti sull'eredità dell'Avvocato.

Le accuse riguardano dichiarazioni infedeli e sono legate ad alcune dichiarazioni dei redditi. Margherita da tempo sostiene che, in passato, le erano state nascoste le reali dimensioni del patrimonio di famiglia, nonché del valore della Fiat, e contesta anche le modalità testamentarie della madre Marella, scomparsa nel 2019. Nel testamento erano comprese le quote delle società di famiglia che, passando a John Elkann, hanno reso quest'ultimo di fatto padrone di tutto, a partire dalla società Dicembre che controlla Exor.

LE SOCIETÀ

L'anno prima, erano emerse anche 16 società offshore, tutte con sede legale nelle Isole Vergini Britanniche (e conti bancari aperti in Svizzera) nell'agenzia della Morgan Stanley Ag di Zurigo. Società offshore costituite anche nel periodo nel quale L'Avvocato era ancora in vita. E altre attivate subito dopo la sua morte nel 2003 e negli anni successivi. Società offshore in gran parte riconducibili a Marella Caracciolo, moglie dell'Avvocato e madre di Margherita e del primogenito Edoardo, lanciatosi da un viadotto della Torino-Savona nel 2000.

Giovedì la Corte di Cassazione ha annunciato di aver respinto l'ordinanza con cui, la scorsa estate, il tribunale di Torino aveva disposto la sospensione della causa intentata da Margherita Agnelli nei confronti dei figli John, Lapo e Ginevra Elkann. La causa riguarda questioni legate all'eredità di Gianni Agnelli e al controllo di alcune società. Al centro della disputa sull'eredità di Gianni Agnelli c'è un patrimonio stimato in 4,6 miliardi di euro, ma soprattutto il controllo di Dicembre, che viene definita la "cassaforte" del gruppo Exor. Si tratta di una società attraverso la quale vengono gestite in modo organizzato e unitario tutte le società del gruppo. Per questo la Dicembre, come tutte le società di questo tipo, viene definita cassaforte: è lo strumento al cui interno si trova il cosiddetto "tesoro di famiglia".
Dinanzi alle autorità svizzere sono pendenti almeno due cause in cui è in discussione la validità degli accordi sanciti nel 2004. In base ai quali proprio Margherita aveva transato ogni questione relativa alla successione paterna e rinunciato, con tanto di atto notarile, a ogni pretesa successoria sull'eredità paterna. Sempre in Svizzera c'è anche un'altra causa in cui si discute della validità dei testamenti di Marella Caracciolo Agnelli. La Cassazione di recente ha però accolto il ricorso presentato da Margherita Agnelli, chiedendo ai giudici di motivare meglio la loro decisione che in alcuni passaggi risultava poco chiara, e disponendo che la causa debba riprendere entro tre mesi. Margherita Agnelli aveva chiesto di rientrare nell'eredità della madre, Marella Agnelli Caracciolo, morta tre anni fa, contestando fra l'altro la validità degli accordi transattivi e successori stipulati nel 2004 in base al diritto svizzero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA