Marino: «Unità di crisi fino a cessato allarme». L'opposizione: colpevole ritardo

Ignazio Marino
Ignazio Marino
Venerdì 31 Gennaio 2014, 17:24 - Ultimo agg. 20:06
2 Minuti di Lettura
Sopralluogo del sindaco Marino a Prima Porta per l'emergenza maltempo. Il sindaco di Roma si è recato questo pomeriggio in via Frassineto, una delle strade della capitale allagate dopo il nubifragio di stamani.



«L'Unità di crisi sarà attiva fino a cessato allarme. Quello che è accaduto a Roma - commenta Marino - può succedere anche a Sydney o Manhattan: se c'è un edilizia spontanea, in questo caso, a cui ha fatto seguito una cementificazione dei canali delle acque, ci sarà un rischio idrogeologico. E purtroppo questo è accaduto negli ultimi 40 anni in diverse zone della capitale».



«Questa amministrazione vuole andare in una direzione diversa - spiega - e lo ha fatto fin dal primo momento cancellando tutte le delibere che potevano prevedere nuove costruzioni nell'agro romano. A Roma stiamo agendo proibendo altre edificazioni di questo tipo ma è chiaro che nè il sindaco e nè il presidente della Repubblica possono correggere tutto in una settimana».



Poi Marino ha scritto su Facebook. «Una pulizia vera e capillare di tombini e caditoie in città, perché un acquazzone non può mettere in ginocchio Roma. Da quando ci siamo insediati abbiamo lavorato per quello che è un progetto fondamentale per la città, e situazioni come quella di oggi ce lo confermano. L’assessore Paolo Masini ha stabilito un piano straordinario che partirà fra pochi giorni. Senza operazioni spot ma sistematicamente, per risolvere davvero un problema che affligge Roma da anni».



L'opposizione «Roma, da stamattina, è completamente in tilt a causa del suo pressapochismo, dell'assenza di pianificazione e della totale incapacità di gestire la situazione»: così la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria in una nota. «Ancora una volta - aggiunge - a pagare sono i romani e l'Italia tutta, perchè, se Marino non l'avesse ancora capito, sta amministrando la Capitale, il simbolo del Paese nel mondo».



«Attiva solo questa mattina le unità di crisi - dice il capogruppo comunale del Pdl Quarzo - Intanto la città è allagata, le auto bloccate, la metro ferma, i cittadini spaesati quando non salgono sui tetti per scampare all'acqua. L'incompetenza di questo sindaco è da antologia, qualcuno salvi la città non dall'acqua, ma da Marino».



Bordoni «Dopo una giornata di pioggia che ha portato Roma al collasso, esorto il Sindaco a chiedere lo stato di calamità naturale perché la città versa in una situazione di vera e propria emergenza: lungo gli argini del Tevere l'acqua è entrata fin dentro le case e sta mettendo a rischio l'incolumità di coloro che vivono sulle sponde del fiume e che oggi rischiano la vita».
© RIPRODUZIONE RISERVATA