«Ho incontrato Massimo Bossetti in carcere pochi giorni fa, trovandolo molto ma molto provato. E comunque Massimo mi ha detto 'sono disperato, non so più che cosa devo fare. Avvocati continuate a lottare, ho fiducia di voi e non smetterò mai di lottare perché sono innocente. Lo faccio per me, per i miei figli e perché so che Yara non ha avuto giustizia'. Sempre più un uomo distrutto; il carcere è duro, ancora più duro se lo vivi da innocente. Non a caso è controllato costantemente dagli operatori penitenziari per evitare che commetta qualche insano gesto». Lo afferma l'avvocato Claudio Salvagni, uno dei legali di Massimo Bossetti condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, a «Crimini e Criminologia» su Cusano Italia Tv, dopo che recentemente la Corte d'Assise di Bergamo ha detto ancora una volta no all'accesso ai reperti.
«Noi non ci arrendiamo - continua il legale di Bossetti - e per questo abbiamo già presentato un ulteriore ricorso in Cassazione, visto che nelle tre precedenti occasioni, la Suprema Corte ci ha sempre dato ragione.