Ricordate quando nel 2020, nel pieno dell'emergenza Covid, li chiamavano eroi, angeli della corsia, salvatori dell'umanità? Sono quei camici bianchi (medici, infermieri, personale socio-sanitario) chiamati in tutta fretta con contratti a termine e spediti nella trincea sanitaria nazionale per fronteggiare l'aggressione dell'epidemia. Bene, oggi sono un peso e rischiano di essere buttati fuori. Tutti. O quasi tutti. Sono infatti 54mila gli operatori della sanità (tra medici, infermieri, socio-sanitari) che - assunti in via d'urgenza nella fase cruciale della pandemia - oggi chiedono di essere stabilizzati. Di questi 9mila sono medici che, a scadenza di contratto, potrebbero lasciare sguarniti i reparti in cui lavorano ormai da un anno e mezzo assicurando turni e presenze.
Certo, la legge di bilancio ne prevede in teoria l'assunzione nel 2022 ma il processo di assorbimento è tutt'altro che automatico. Nello specifico nell'ambito del personale sanitario avrebbero diritto alla stabilizzazione tutti quegli operatori che hanno lavorato almeno 6 mesi tra gennaio 2020 e giugno 2021. Ma la scelta è demandata alle Regioni che però hanno due problemi fondamentali con cui doversi confrontare: uno, non sforare i tetti di spesa, in alcuni casi definiti su parametri addirittura del 2004; due, fare i conti con la carenza di fondi visto che la stessa Conferenza della Regioni ha chiesto al governo altri 2,2 miliardi per coprire le spese dell'emergenza Covid del 2020.
Quanto alla «lista» dei precari della sanità in attesa di essere stabilizzati (attualmente sono in servizio grazie a contratti di sei, nove e dodici mesi), Lombardia, Emilia Romagna, Campania e Lazio guidano la classifica delle Regioni con il più alto numero di rapporti di lavoro a termine. In Campania i precari della sanità assunti per l'emergenza sono 5.565 di cui 834 medici, 2.978 infermieri e 1.753 operatori socio-sanitari che, sommati ad altro personale aggregato nei reparti (medici in quiescenza richiamati, specializzandi e in attesa di abilitazione), portano a 7.240 il numero complessivo di camici bianchi arruolati nella fase di emergenza.