Epidemia di morbillo in Italia, boom di casi. Gli esperti: «Il peggio deve ancora arrivare»

L'età mediana dei casi è pari a 31 anni (range: 0 - 69 anni) e tre quarti dei casi (74,2%) ha un'età compresa tra 15 e 64 anni

Il morbillo
Il morbillo
di Redazione web
Lunedì 8 Aprile 2024, 18:31
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Epidemia morbillo in Italia. Nel primo trimestre del 2024, l'Italia ha segnalato 213 casi di morbillo. L'incidenza nazionale è stata pari a 14,5 casi per milione di abitanti e l'incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni (63,3 per milione), seguita dalla fascia 15-39 anni (28,3 per milione).

Morbillo, emergenza in Italia

Emerge dal bollettino della sorveglianza integrata morbillo-rosolia dell'Istituto superiore di Sanità relativa al periodo 1 gennaio - 31 marzo 2024. L'età mediana dei casi è pari a 31 anni (range: 0 - 69 anni) e tre quarti dei casi (74,2%) ha un'età compresa tra 15 e 64 anni. Sono stati segnalati 11 casi in bambini con meno di un anno di età. Nel primo trimestre 2024 in Italia non sono stati segnalati casi di rosolia. Dei 213 casi di morbillo, 181 sono stati confermati in laboratorio, 9 probabili e 23 casi possibili.

Diciotto dei casi segnalati (8,4%) sono casi importati. Quindici Regioni/PPAA hanno segnalato casi: Lazio, Sicilia e Toscana hanno segnalato il 68% dei casi. L'incidenza più elevata risulta nel Lazio (44,9/milione). Lo stato vaccinale è noto per 187 casi su 213 (87,8%), di cui 165 casi (88,2%) erano non vaccinati al momento del contagio, 11 casi erano vaccinati con una dose, nove casi con due dosi e per due casi non era noto il numero di dosi effettuate. Cinquantasei casi (26,3%) hanno riportato almeno una complicanza. Le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi e polmonite. Segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. Il 48,8% dei casi sono stati ricoverati (104/213) e ulteriori 38 casi si sono rivolti ad un Pronto Soccorso.

L'informazione sull'ambito di trasmissione è nota per la metà dei casi segnalati. La trasmissione è avvenuta principalmente in ambito famigliare. Venti casi si sono verificati a seguito di trasmissione in ambito ospedaliero, 19 in ambito lavorativo, 13 casi durante viaggi internazionali e sei casi in ambito scolastico.

Undici dei casi segnalati sono operatori sanitari, di cui sei non vaccinati.

Morbillo, Matteo Bassetti: il boom in estate

I dati sul morbillo pubblicati oggi dall'Iss «confermano che purtroppo in questo 2024 è partita un'epidemia: abbiamo numeri significativi, 213 casi in 3 mesi, rispetto al 2023 con pochi casi. È solo l'inizio, il peggio deve arrivare e temo che sarà a cavallo dell'estate. La popolazione colpita è non vaccinata o con una sola dose, tra 15 e 40 anni, una fascia già messa in evidenza dal report dell'Ecdc che aveva registrato 30mila casi nel 2023. Mi colpisce che nessuno si preoccupi per le complicazioni: non è una malattia tranquilla e gestibile, se la prendi in età adulta può essere grave e dare complicazioni».

Così all'Adnkronos Salute il primario di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti. «La vaccinazione è lo strumento di protezione che il Servizio sanitario nazionale deve mettere in campo - suggerisce Bassetti - Non è più iniziativa del singolo, ma serve l'intervento dello Stato che deve tutelarsi con le vaccinazioni».

Pregliasco e la vaccinazione

Il ritorno del morbillo in Italia, con 86 casi segnalati solo a marzo (aumentati del 150% rispetto ai 34 di gennaio) per un totale di 213 da inizio 2024, «non vede altra opzione se non la vaccinazione». Per Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano, c'è «la necessità di promuovere campagne per ripristinare la protezione vaccinale. Serve informazione - spiega all'Adnkronos Salute commentando l'ultimo bollettino diffuso dall'Istituto superiore di sanità - e serve un impegno proattivo da parte dei Dipartimenti di prevenzione», una 'chiamatà alla vaccinazione per le categorie a più alto rischio di contagio. Oltre a proteggere i non vaccinati, secondo l'esperto occorre «recuperare le seconde dosi mancate per quanto riguarda i giovani», mentre «fra gli adulti bisogna puntare ai soggetti più esposti, come insegnanti e operatori sanitari».

«Sicuramente vediamo una situazione legata al calo della copertura vaccinale», sottolinea Pregliasco. «Essendo il morbillo una malattia con un indice di trasmissibilità R0 molto alto (ogni caso ne può generare 13-15), e avvenendo il contagio attraverso il respiro, l'unica strategia - insiste il medico - è la vaccinazione».

Lopalco e l'epidemia morbillo

«Questa esplosione di casi di morbillo è una vera e propria emergenza che sta passando sotto il silenzio delle istituzioni. L'allarme sta nel fatto che il morbillo è una malattia in fase di eradicazione, per cui anche un solo caso nel nostro Paese dovrebbe destare preoccupazione». È il punto di vista di Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento, che all'Adnkronos Salute commenta gli ultimi dati dell'Istituto superiore di sanità sulla diffusione del morbillo.

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Per Lopalco «è urgente alzare la guardia e chiamare alla vaccinazione tutti quelli, soprattutto adolescenti e giovani adulti, che non hanno mai avuto la malattia e non sono vaccinati. Purtroppo - sottolinea - questi casi avvengono in adulti e bambini molto piccoli (troppo piccoli per essere vaccinati), dove il morbillo si presenta con una quota più elevata di complicanze».

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