Nuovo codice della strada, cosa cambia? Dai neopatentati alle multe fino ai monopattini: le novità

«Nel codice della strada abbiamo messo l'educazione stradale, la prevenzione, i controlli e poi sanzione pesante per chi sbaglia» - spiega Matteo Salvini, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Nuovo codice della strada, cosa cambia? Dai neopatentati alle multe fino ai monopattini: le novità
Nuovo codice della strada, cosa cambia? Dai neopatentati alle multe fino ai monopattini: le novità
Mercoledì 21 Giugno 2023, 17:42 - Ultimo agg. 22 Giugno, 00:01
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Il Codice della strada cambia. Complice del cambiamento, anche gli ultimi episodi di cronaca avvenuti in questi giorni, come la challenge degli youtuber TheBorderliner finita in tragedia con la morte del piccolo Manuel (cinque anni, ndr.). 

«Nel codice della strada abbiamo messo l'educazione stradale, la prevenzione, i controlli e poi sanzione pesante per chi sbaglia, arrivando alla revoca a vita per la patente per i recidivi, che uccidono, ormai capita troppo spesso, guidando drogati o ubriachi. Io mi fido però, però...». Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo alla assemblea dell'Ance. 

Come cambia il Codice della strada

Sospensione della patente per chi viene fermato dopo aver assunto droghe, per chi è sorpreso alla guida col cellulare, contromano e per tutti comportamenti che generano statisticamente alta incidentalità; divieto assoluto di bere alcol prima di mettersi alla guida e obbligo dell'alcolock per gli ubriachi recidivi. Ma anche promozione della sicurezza stradale nelle scuole, più tutele per i ciclisti e limiti di zona per i monopattini. Sono alcune nelle misure contenute nel ddl sul nuovo Codice della strada, in base ad una bozza del provvedimento in arrivo domani in cdm. Nei 18 articoli della bozza compaiono anche modifiche in materia di sicurezza dei passaggi a livello ferroviari e nuove sanzioni per la sosta vietata e le ztl. 

Droghe e stupefacenti

«Linea dura sugli stupefacenti». «Chi viene fermato dopo aver assunto droghe subirà la sospensione della patente. Mentre per gli ubriachi recidivi» basterà l'obbligo dell'alcolock, il dispositivo che blocca l'accensione del veicolo in caso di positività all'alcol test. Sono le misure che, secondo fonti del Mit, saranno contenute nel ddl che arriverà domani in Consiglio dei ministri. Più in generale, il ministero delle Infrastrutture spiega che sarà «tolleranza zero per le infrazioni con possibilità di revoca definitiva del documento di guida per i casi più gravi. Si introduce la sospensione della patente per chi è sorpreso alla guida col cellulare, contromano e per tutti comportamenti che generano statisticamente alta incidentalità. Più garanzie per i ciclisti, che verranno protetti soprattutto in caso di sorpassi, e chiarezza sui monopattini con targhe, assicurazione e obbligo di casco». 

Le novità per i neopatentanti

I neopatentati non potranno guidare le auto più potenti per i primi tre anni dopo il conseguimento della patente. È quanto previsto dalla bozza del Ddl sul nuovo Codice della strada che arriverà domani in Cdm. Attualmente il limite è di un anno. Dopo il recente incidente che ha coinvolto i giovani youtuber a Roma, il Ddl fissa a tre anni dopo la patente la possibilità di guidare «autovetture (categoria M1) a motore termico, potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t e/o comunque potenza massima pari o superiore a 70 kW».

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Le specifiche sui punti tolti

Se si prende una super multa per eccesso di velocità o per altre infrazioni che comportano la decurtazione dei punti, la patente viene sospesa se si hanno già meno di 20 punti. È quanto prevede la bozza del ddl sul nuovo Codice della strada atteso domani in Cdm.

Tra gli illeciti indicati, il mancato rispetto del senso vietato e del divieto di sorpasso e «il superamento di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità».

 

La sospensione della patente va da 7 a 15 giorni a seconda del numero di punti posseduti al momento dell'accertamento. I giorni di sospensione raddoppiano in caso si sia causato un incidente.

 

Garanzie per ciclisti 

Il ddl sul nuovo Codice della strada prevedrà più garanzie per i ciclisti, «che verranno protetti soprattutto in caso di sorpassi», e targhe, assicurazione e obbligo di casco per i monopattini. Nuove norme anche sulle ztl e chiarezza sugli autovelox, per evitare l'uso di strumenti di rilevazione della velocità non omologati e troppo spesso installati solo al fine di moltiplicare le sanzioni. Lo fanno sapere fonti del ministero dei Trasporti in vista del cdm di domani, dove Salvini presenterà il testo. Obbligo di tenere una distanza di 1 metro e mezzo quando si sorpassa una bicicletta e «zona di attestamento ciclabile» ai semafori, cioè una linea di arresto più avanzata per le bici rispetto alle auto (nota anche come «casa avanzata»).

Sono le novità più significative della bozza di disegno di legge sulla riforma del Codice della Strada. Il nuovo testo dell'articolo 148 del Codice recita: «Il sorpasso dei velocipedi da parte dei veicoli a motore deve essere effettuato con adeguato distanziamento laterale in funzione della velocità reciproca e dell'ingombro del veicolo a motore, per tener conto della ridotta stabilità dei velocipedi, fermo restando, ove le condizioni della strada lo consentano, di mantenere la distanza di sicurezza di almeno metri 1,5». L'obbligo di una distanza di 1 metro e mezzo dalle bici in fase di sorpasso è da tempo una delle richieste delle associazioni ciclistiche, per migliorare la sicurezza di chi pedala.

La riforma del Codice impone questa distanza dove è possibile, mentre nelle strade più strette prevede un «adeguato distanziamento». La «casa avanzata» è un'altra delle richieste delle organizzazioni dei ciclisti. La nuova formulazione dell'articolo 40 del Codice dispone che «nel caso della zona di attestamento ciclabile, la prima striscia traversale continua, nel senso di marcia, indica il limite prima del quale i conducenti dei veicoli diversi dai velocipedi hanno l'obbligo di fermarsi, mentre la seconda striscia indica il limite per i soli velocipedi, ai fini del rispetto delle prescrizioni semaforiche». Il disegno di legge di riforma limita anche la possibilità per i Comuni di permettere il transito delle bici contromano. Questo diventa possibile soltanto attraverso la realizzazione di corsie ciclabili a doppio senso.   

Il blocco ai monopattini

I monopattini elettrici noleggiati nelle città italiane dovranno essere dotati di un meccanismo che li blocchi se escono dalle aree consentite. Secondo quanto disposto nella bozza del Ddl sul nuovo Codice della strada, la deliberazione della Giunta comunale per l'attivazione del servizio di noleggio dei monopattini deve prevedere «l'obbligo, per il gestore del servizio medesimo, di installare sistemi automatici che impediscano il funzionamento dei medesimi al di fuori delle aree della città in cui ne è consentita la circolazione». Il Ddl stabilisce inoltre il «divieto di circolazione dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica privi di contrassegno o di copertura assicurativa» e introduce «l'obbligo di uso del casco a bordo dei monopattini a tutti i conducenti, in precedenza previsto esclusivamente per i conducenti minori di diciotto anni». E, ancora, viene introdotto «un divieto generalizzato di sosta dei monopattini sui marciapiedi». Per chi circola senza assicurazione è prevista una sanzione da 100 a 400 euro mentre per per chiunque circoli con un monopattino privo di indicatori luminosi di svolta e di freno su entrambe le ruote viene comminata una multa da 200 a 800 euro. 

Corsi di educazione stradale

Punti bonus al rilascio della patente per chi partecipa a «corsi extracurricolari di educazione stradale organizzati dalle scuole». Il premio di due punti verrebbe attribuito all'atto del rilascio della patente ai frequentatori delle attività formative organizzate dalle «istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado statali e paritarie» . Si tratta di una misura finalizzata alla «promozione dell'attività formativa nelle scuole» che costituisce una delle novità della bozza di disegno di legge sulla riforma del Codice della Strada.

«L'individuazione dei soggetti formatori tra gli enti e le istituzioni pubbliche competenti in materia di sicurezza stradale e la definizione delle modalità per lo svolgimento delle attività extracurricolari e per la relativa certificazione-si legge nella bozza del ddl- è demandata ad un decreto del ministro dell'istruzione e del merito, di concerto con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il ministro dell'interno.

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