Poste, le cassette smart restano rosse ma digitali

Poste, le cassette smart restano rosse ma digitali
di Mariagiovanna Capone
Venerdì 22 Luglio 2022, 23:54 - Ultimo agg. 23 Luglio, 18:05
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Il look è quello che da sessant’anni è l’emblema di Poste Italiane. Ma a ben guardarle, le iconiche cassette postali rosse hanno qualcosa di nuovo: un pannello digitale. Si tratta di uno strumento innovativo e smart composto da uno schermo informativo sulle condizioni ambientali e climatiche ma può fornire anche comunicazioni di pubblica utilità alla cittadinanza. Tra le finalità delle nuove cassette postali Smart c’è anche la riduzione dei tempi delle operazioni di raccolta della corrispondenza. I sensori percepiscono infatti il momento in cui questa è stata imbucata, ottimizzando così i tempi dei portalettere, con evidenti risultati anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale.

Per avviare la rivoluzione digitale e stare al passo con i tempi, Poste Italiane non ha rinunciato all’aspetto familiare e riconoscibile a tutti gli italiani fin dal 1961. L’unica differenza è proprio il funzionamento e il display. Le cassette Smart di Poste Italiane sono uno strumento in grado di registrare e trasmettere dati sulle condizioni ambientali, attraverso appositi sensori che rilevano temperatura e qualità dell’aria posti sulla parte superiore. Tutti questi dati vengono regolarmente aggiornati durante la giornata e consentono di monitorare le medie annuali, mensili e semestrali. Ma alcune cassette sono dotate di uno schermo che i Comuni possono utilizzare anche per trasmettere notizie di interesse pubblico e, quindi, tenere costantemente informata la cittadinanza. Un servizio, come è evidente, che diventa di fondamentale importanza soprattutto nelle zone dove non sono presenti sedi della pubblica amministrazione.

Finora sono già state installate oltre 300 cassette Smart in tutta Italia che si affiancheranno alle oltre 40mila tradizionali. Entro il 2022 ne saranno presenti 380, delle quali 280 senza schermo soprattutto nei piccoli comuni e 100 con schermo a Roma, Torino, Napoli e Milano, per poi averne otre 10 mila su tutto il territorio nazionale entro il 2025. A Napoli una è stata installata nell’atrio della sede centrale delle Poste Italiane di piazza Matteotti proprio accanto a quella tradizionale, mentre le altri dodici in siti cittadini corrispondenti ad altrettante sedi degli uffici postali: via Giorgio Arcoleo 48/A, via Giordano Bruno 199, via Giulio Cesare 99, via Diocleziano 228, via Domenico Cimarosa 27/A, corso Europa 74, piazza degli Artisti 27, via San Carlo 13, piazza Giuseppe Mazzini 1, via Abate Minichini 1/E, via Arena della Sanità 29, corso Meridionale 20.

L’installazione delle nuove cassette smart rientra nelle attività per migliorare l’efficienza del processo di ritiro della corrispondenza, oltre a offrire la possibilità di raccogliere informazioni sulla qualità dell’aria, come vere e proprie centraline di monitoraggio ambientale. I dati vengono visualizzati e aggiornati periodicamente sul display e-ink a bassissimo consumo di energia (la batteria integrata nella cassetta dura un anno), resistente alle intemperie e protetto da un vetro blindato.

Sullo schermo sono visibili i dati di temperatura, umidità e inquinamento atmosferico funzionando come vere e proprie centraline di rilevamento, attraverso la misurazione delle concentrazioni di diossido di azoto e polveri sottili PM2,5 e PM10. 

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I dati rilevati sono inoltre messi a disposizione dell’Arpa regionale. Ma non è tutto: un altro sensore dice se all’interno è stata introdotta corrispondenza o meno. Un elemento utile per la sostenibilità ambientale poiché consente l’ottimizzare la fase di ritiro dei portalettere, particolarmente utile nelle zone meno abitate. Il sensore, non visibile sul display, invia al database aziendale le informazioni, permettendo al portalettere di ritirare le corrispondenze solo nelle cassette complete, evitando quindi traffico e di conseguenza inquinamento ambientale. 

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