Roma, in due scavalcano il cancello dell'Altare della Patria, poi fuggono: panico in piazza Venezia

Roma, in due scavalcano il cancello dell'Altare della Patria, poi fuggono: panico in piazza Venezia
di Ilario Filippone
Domenica 3 Gennaio 2016, 22:05 - Ultimo agg. 4 Gennaio, 15:41
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Ancora in fibrillazione l’apparato di sicurezza disposto per il Giubileo e intensificato sull’onda emotiva degli attentati in Francia. La scorsa notte, due turisti milanesi hanno scavalcato indisturbati la cancellata dell’Altare della Patria, muovendosi come ombre nel buio. Alla vista dei militari dell’esercito, i due si sono dati alla fuga, seminando il panico tra i visitatori assiepati in piazza Venezia, ma sono stati inseguiti e raggiunti da una volante della polizia.

«C’è stato un fuggi fuggi generale, così abbiamo subito pensato al peggio, a un attacco terroristico», ha affermato chi ha assistito alla scena. Accompagnati in commissariato per l’espletamento delle procedure d’identificazione, i turisti milanesi sono stati denunciati per procurato allarme. Gli investigatori hanno rovistato nel loro passato e ricostruito le tappe del viaggio. Nessuno ha precedenti penali. Secondo indiscrezioni trapelate, si è trattato di una bravata consumata da due ragazzi giunti a Roma per festeggiare il Capodanno.

Quando hanno oltrepassato la cancellata, la notte tra sabato e domenica, erano tutt’altro che ubriachi, tanto che avrebbero risposto alle domande degli inquirenti in piena lucidità. Una volta fuori dal commissariato di Trevi, sono rientrati in albergo, ma il loro caso costituisce l’ennesimo segnale di chiamata per il dispositivo di sicurezza anti-Isis. Nel corso della conferenza stampa per la presentazione della “Sala gestione Giubileo”, del resto, il prefetto Franco Gabrielli era stato abbastanza chiaro: nonostante siano aumentati i presidi in città, «il rischio legato al terrorismo non sarà mai zero».

Dopo gli attentati parigini, nella Capitale sono arrivati mezzi e forze nuove, tutti gli obiettivi sensibili sono stati blindati: il Vaticano, la stazione Termini, i monumenti, la metropolitana e gli aeroporti, dove ogni valigia destinata ad essere stivata negli aerei in partenza o in arrivo viene passata ai raggi x, per verificarne il contenuto e scoprire eventuali armi o ordigni. Pattugliate anche scuole, cinema, militari dell’esercito sono stati dispiegati nelle zone più a rischio. Trascorrono intere giornate con le mitragliette bene in vista. Il flusso di informazioni è incessante e i reparti speciali sono in costante allerta, ma il pericolo è sempre in agguato. Venti giorni fa, un turco residente in Olanda è stato denunciato per esercizio abusivo della navigazione aerea. Si aggirava con fare sospetto nei paraggi del Colosseo, filmando tutto dall’alto, con un drone telecomandato. «Stavo effettuando delle riprese per un’agenzia matrimoniale belga, sono un fotografo», ha detto l’uomo ai carabinieri. Con lui, stando alla versione fornita dall’Arma, c’erano altre quattro persone, tutte presentavano tratti somatici mediorientali.
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