Nessun rapimento misterioso: era solo «una finzione, una messa in scena» per avere i 7.000 euro necessari a pagare un debito il sequestro del turista inglese Patrick Sam Kourosh Demilecamps, di 25 anni, liberato due giorni fa a Monte San Giusto, nel maceratese, con un blitz dei carabinieri che hanno arrestato 4 giovani (3 ragazzi e una ragazza) in flagranza di reato per sequestro di persona a scopo di estorsione. Perlomeno è questa la versione dei fatti - ancora al vaglio degli inquirenti - fornita oggi al gip del Tribunale di Macerata da uno dei quattro: il diciottenne Rubens Beliga Gnaga, cittadino italiano. L'obiettivo, ha spiegato, era convincere i familiari dell'inglese a spedirgli i 7.000 euro necessari a pagare un prestito.
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Sarebbe stato lo stesso Demilecamps, ha sostenuto Gnaga, ad architettare lo stratagemma.
La versione della vittima
Dichiarazioni che contrastano però con la versione dei fatti della vittima, che ha invece raccontato ai carabinieri di essere stato rinchiuso in un appartamento di Monte San Giusto (nella disponibilità di Gnaga) per 8 giorni, maltrattato, lasciato a digiuno e di avere subito varie umiliazioni. Messo nelle condizioni di telefonare ai familiari per chiedere i soldi, è riuscito a inviare una richiesta di aiuto. Che la famiglia ha recepito, rivolgendosi alla Nca (la National Crime Agency) britannica. Da lì si è innescata una collaborazione internazionale con i carabinieri del Ros e poi del reparto operativo di Macerata e della stazione di Monte San Giusto. Le indagini, svolte nell'arco di 36 ore, hanno portato i militari a fare irruzione nell'appartamento, in via Carducci. Qui Demilecamps è stato trovato rinchiuso in un stanza buia (con mobili davanti alle finestre), scalzo, ammanettato e molto provato, circostanza che contrasta con la versione che lo vedrebbe complice dei rapitori. Se il racconto di Gnaga è plausibile rispetto alla richiesta di un riscatto di soli 7.000 euro, sono dunque ancora tanti gli aspetti da chiarire, a cominciare dai ruoli dei quattro ragazzi, tuti incensurati, che avevano conosciuto il giovane inglese durante l'estate.