È stato visto insieme alla compagna. «Rischiamo di fare del male a tante persone...», ha risposto a chi l'ha avvicinato come scrive una notizia pubblicata da Il Mattino di Padova. «Non ho parole. Male alle persone lo hanno già fatto e nessuno ce lo leva per tutta la vita», replica la mamma di Stefanini, al telefono con l'ANSA. «Ci si è dimenticati di quello che hanno fatto. Ascoltano più loro che noi, le vittime non contano niente», aggiunge.
Alberto Savi aveva già avuto permessi, in conseguenza di un percorso in carcere, di pentimento e risocializzazione, giudicato meritevole di questo tipo di benefici dal tribunale di Sorveglianza.
Ma i parenti delle vittime non ci stanno. «Non so come fanno questi giudici a dare agevolazioni a persone che hanno fatto quello che hanno fatto loro Noi la pensiamo così e non ci ascolta nessuno. Mio figlio aveva 22 anni e tre mesi e io da allora porto fiori al cimitero», prosegue la donna.