Yara, dieci peli umani sul suo cadavere: due della stessa persona. Che non è Bossetti

Massimo Bossetti
Massimo Bossetti
Venerdì 17 Ottobre 2014, 11:24 - Ultimo agg. 11:26
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BERGAMO – Dieci delle 200 tracce pilifere trovate sul cadavere di Yara Gambirasio sono umane. Due di queste apparterrebbero a una stessa persona che però non è Massimo Bossetti, l'uomo arrestato con l'accusa di aver assassinato la 13enne di Brembate.

Sono questi i risultati delle analisi dei consulenti del pm Letizia Ruggeri, Carlo Previderè, e della sua collaboratrice Pierangela Grignani dei laboratori di Medicina Legale e Scienze Forensi dell’Università di Pavia, può essere utile per il futuro.

Se le indagini dovessero portare a un presunto complice il suo Dna potrebbe essere confrontato con quello dei peli, i quali però sono senza bulbo quindi non sarà facile indicarne l’appartenenza genetica.

Come spiega Giuliana Ubbiali del Corriere della Sera: «È stato quindi possibile isolare solo il Dna mitocondriale e non quello nucleare. C’è una bella differenza. Il primo, infatti, individua un gruppo familiare attraverso la linea materna».