Capaccio Paestum, il giallo dei resti umani: si cerca tra gli scomparsi in attesa del dna

Niente riscontri, al momento, con casi di sparizione denunciati alle forze dell’ordine: l’arto resta all’ospedale di Eboli per esami specifici

I resti ritrovati in spiaggia
I resti ritrovati in spiaggia
di Carmela Santi
Martedì 5 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 07:52
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I carabinieri stanno verificando segnalazioni o denunce di persone scomparse in zona recentemente ma al momento non ci sono riscontri. A Capaccio Paestum vanno avanti le indagini per far luce sul ritrovamento di resti ossei sulla spiaggia della Licinella. Nelle prossime ore il dna prelevato sarà confrontato con la banca dati nazionale. Si lavora su più fronti nella speranza che si possa arrivare in tempi brevi ad identificare la vittima. Al momento le ipotesi sono molteplici. Potrebbe trattarsi di una vittima di omicidio o di una persona annegata in altre circostanze. 

La presenza di un calzino e di una scarpa sportiva relativamente ben conservati, nonostante l’azione del mare, suggerisce che i resti possano appartenere a una persona deceduta di recente. Non è esclusa l’ipotesi che si tratti di un migrante morto nel Mediterraneo durante una traversata verso l’Italia, fenomeno purtroppo non insolito. La macabra scoperta è stata fatta domenica mattina da un turista tedesco che passeggiava con il suo cane. L’uomo ha notato la strana forma sulla sabbia e, avvicinandosi, ha realizzato con orrore che si trattava di un resto umano. Immediato l’allarme. Sul posto sono giunti i carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Agropoli, guidata capitano Giuseppe Colella. Il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Salerno ha disposto il sequestro dei resti sui quali bisognerà eseguire esami, compreso quello della dna per identificare la vittima. 

Al momento l’arto, una tibia con piede destro, è custodito presso l’obitorio dell’ospedale di Eboli mentre i carabinieri indagano ad ampio raggio per chiarire il misterioso ritrovamento avvenuto a pochi passi da un noto stabilimento balneare, dietro una duna dorata ed alcune barche. L’arto è stato presumibilmente restituito dal mare. Si tratterebbe di un soggetto maschile, almeno secondo i primi rilievi, considerata la tipologia di scarpa e di calzino ritrovati ancora legati all’arto, anche se ogni dubbio sarà sciolto dall’esame del dna. La banca dati ha già analizzato il dna di 200 mila soggetti e inserito 20mila profili. È operativa anche sul piano internazionale, permettendo alle autorità di interrogare e ricevere profili dna da altri Paesi. Un giallo che ha incuriosito l’intera comunità locale. Da parte sua il turista tedesco che ha fatto la scoperta rimarrà sicuramente segnato.

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Il suo cane, abbaiando, ha attirato l’attenzione del padrone, portandolo alla tragica scoperta. L’uomo non ha esitato a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine

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