Aereo MH370 scomparso 10 anni fa, cosa è successo? La virata, la scatola nera e il ruolo del pilota: le nuove teorie

Scompare nel nulla l'8 marzo 2014, il volo della Malaysia Airlines che da Kuala Lumpur doveva arrivare a Pechino. molti resti sono stati ritrovati ma l'aereo rimane ancora un mistero. Ora le famiglie delle vittime chiedono nuove ricerche con le nuove tecnologie

Il mistero del volo MH370, scomparso 10 anni fa. La virata, la scatola nera e il ruolo del pilota: le nuove teorie
Il mistero del volo MH370, scomparso 10 anni fa. La virata, la scatola nera e il ruolo del pilota: le nuove teorie
di Monica De Chiari
Venerdì 8 Marzo 2024, 11:13 - Ultimo agg. 11:45
5 Minuti di Lettura

Il volo 370 della Malaysia Airlines è sicuramente uno dei più grandi misteri dell'era moderna negli ultimi dieci anni. 

La storia

Un aereo di linea che trasportava 239 persone è scomparso dalla mappa, generando un'ampia varietà di teorie e lasciando le famiglie delle persone rimaste indietro a chiedersi ogni 8 marzo: cosa è successo alle persone a bordo del volo 370 della Malaysia Airlines? In un'epoca in cui le scatole nere sono state recuperate con successo dalle profondità dell'oceano e interi pezzi di un aereo di linea sono stati faticosamente rimessi insieme per determinare le cause di una catastrofe, il destino dell'MH370 rimane esasperantemente sfuggente e all’apparenza irrisolvibile. È un incidente aereo senza un aereo. Un disastro senza prove definitive di ciò che è accaduto alle sue vittime. Una storia che, almeno per ora, non ha un capitolo conclusivo. Eppure, molti esperti ritengono che ci sia ancora una forte possibilità di trovare il relitto dell’MH370, per un’impresa simile sono necessari attenzione e soldi. 

Le famiglie delle vittime

Per Jiang Hui, che ha perso la madre nel disastro, questo periodo dell'anno è particolarmente duro, e non solo per l'anniversario dell'8 marzo. Il Qingming, la festa annuale in cui i cinesi visitano e puliscono le tombe degli antenati, cade all'inizio di aprile. "Ma non abbiamo mai trovato l'MH370. Non ho mai trovato mia madre", ha detto Jiang alla CNN. "Non posso commemorare mia madre come tutti gli altri"."Troverò mia madre solo se riuscirò a trovare l'MH370", ha aggiunto. 

La dinamica del volo 

Il volo 370 della Malaysia Airlines era diretto a Pechino, scompare dai radar poco dopo la partenza da Kuala Lumpur nelle ore piccole dell'8 marzo 2014. Il decollo avviene senza problemi.

Il volo raggiunge l'altitudine di crociera di 35.000 piedi e i piloti hanno parlato brevemente con il traffico aereo vietnamita mentre l'aereo si dirigeva verso sua rotta standard. Ad un tratto l'aereo smette di comunicare dopo una virata inaspettata verso ovest. Da allora, non c’è più nulla di certo. Vari frammenti si sono arenati sulla costa orientale dell'Africa e su isole dell'Oceano Indiano, dove si ritiene che l'aereo si possa essere schiantato, ma si tratta soltanto di un’ipotesi. Ad oggi, però, il corpo dell'aereo e la sua scatola nera non sono mai stati ritrovati, quasi certamente l’aereo è precipitato, ma sono le ragioni ad essere ancora sconosciute. Questa settimana, molti cari dei dispersi sono tornati in Malesia per cercare di sollecitare le autorità locali a rilanciare le ricerche. 

Le nuove tecnologie 

Gli esperti di aviazione dicono alla CNN che il miglioramento della tecnologia di rilevamento potrebbe portare a risultati effettivi, con una reale possibilità di ritrovare l’aereo. Certo, rilanciare le ricerche non sarà economico. Fino al 2018 sono stati spesi centinaia di milioni di dollari per setacciare oltre 710.000 chilometri quadrati dell'Oceano Indiano, ma non è emerso nulla che abbia fatto progredire le conoscenze rispetto a quelle già disponibili fin dai primi giorni. La società di esplorazione marina Ocean Infinity, con sede negli Stati Uniti, sta offrendo al governo malese un altro accordo "no-find, no-fee", come nel 2018, ma gli esperti hanno comunicato alle autorità malesi che dovrebbero comunque pagare se l'aereo venisse ritrovato. Le autorità malesi sembrano però intenzionate a proseguire le ricerche, Domenica il ministro dei Trasporti Anthony Loke ha dichiarato che il suo Paese "farà tutto il possibile per risolvere questo mistero una volta per tutte". Ha dichiarato che il suo ministero è "pronto" a discutere una nuova proposta di ricerca "credibile" con Ocean Infinity e che farà "tutto il possibile" per ottenere l'approvazione del Consiglio dei Ministri per un nuovo contratto con l'azienda. Ma né Ocean Infinity né il governo malese hanno fornito dettagli più concreti sui loro possibili piani. Con pochi fatti accertati, la scomparsa dell'MH370 ha sconcertato il mondo e scatenato negli anni ogni tipo di teoria, dal guasto meccanico all'errore accidentale o intenzionale del pilota, fino a una sorta di dirottamento. Il punto in cui i fatti finiscono e il mistero inizia è intorno ai 40 minuti di volo, quando il transponder dell'aereo ha smesso di trasmettere.

Le teorie

Invece di volare verso nord-est attraverso il Mar Cinese Meridionale, gli analisti ritengono che sia tornato indietro e abbia planato inspiegabilmente verso sud, nell'Oceano Indiano, uno dei luoghi più remoti al mondo in termini di monitoraggio dei voli a causa della mancanza di satelliti per le immagini, secondo gli esperti di aviazione. Una prima ricerca, condotta da Malesia, Cina e Australia e costata, secondo le stime, 200 milioni di dollari australiani (132 milioni di dollari), è stata interrotta nel gennaio 2017 dopo non aver trovato alcuna traccia. La Ocean Infinity è stata quindi coinvolta dal governo malese sulla base del principio "no-find, no-fee". Ma anche questa ricerca non ha dato frutti. Le tecnologie nel frattempo sono progredite, il problema è che una nuova spedizione richiederebbe comunque molto tempo per essere preparata. Ma le famiglie non hanno intenzione di demordere. 

Jiang è tra le 40 famiglie che l'anno scorso hanno lanciato un altro tentativo di tornare in patria per cercare giustizia attraverso il sistema legale cinese. Le persone a bordo erano di diverse nazionalità, ma la Cina è stata di gran lunga la più colpita con 153 passeggeri. Non è chiaro, tuttavia, quanta giurisdizione avranno i tribunali cinesi sull'elenco delle aziende con sede all’estero. Dopo aver passato gli ultimi giorni a incontrare i funzionari malesi, Jiang è ottimista riguardo a una nuova ricerca. "Da un lato, vorrei davvero trovare l'aereo oggi o domani", ha detto. "Ma ho anche paura della realtà che dovrò affrontare dopo aver trovato l'aereo".

© RIPRODUZIONE RISERVATA