Tutti lo credono povero, anziano lascia in eredità milioni di dollari alla biblioteca

La storia
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di Anna Guaita
Mercoledì 4 Febbraio 2015, 23:00 - Ultimo agg. 23:02
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NEW YORK – Credevano tutti che fosse povero. Anzi gli abitanti di Brattleboro, graziosa cittadina del Vermont, gli offrivano spesso un pasto, e addirittura qualche signora gli aveva fatto sciarpe e cappelli a maglia temendo che non avesse abbastanza da coprirsi. Invece Ronald Read aveva soldi a palate.



Otto milioni di dollari per la precisione. Ma non voleva toccarli. E quando è morto, a 92 anni, li ha divisi fra varie donazioni ad amici e parenti e due enormi lasciti, uno alla biblioteca comunale, dove passava i pomeriggi al calduccio a leggere libri, e l’altro all’ospedale dove è stato riceverato nelle ultime settimane di vita.



Il Brattleboro Memorial Hospital e la Brooks Memorial Library sono sbigottiti ma ovviamente entusiasti. Il lascito alla biblioteca, un milione e 200 mila dollari, è pari al doppio dei fondi di cui l’istituzione dispone: «Con questo regalo faremo aggiornamenti di grande giovamento per la nostra cittadina, ci metteremo al pari con i tempi e potremo continuare a servire la comunità al meglio» reagisce il direttore Jerry Carbone. «E’ una storia incredibile, queste cose, e regali del genere avvengono di rado» commenta invece la pr dell’ospedale, Gina Pattison, scoprendo che il lascito di Read è di 4 milioni di dollari.



Read era un veterano della seconda guerra mondiale che aveva combattuto anche in Italia. Nel 1945, tornato nel suo paesino di Dummerston, nel Vermont, aveva trovato lavoro come dipendente di una stazione di servizio. Nel frattempo però ogni sera andava a Brattleboro, a 6 chilometri di distanza, per seguire i corsi di diploma liceale. Ma anche dopo il diploma scelse di lavorare come commesso. Intanto, senza che nessuno lo sapesse, metteva da parte qualcosa ogni mese e investiva in borsa. «Nel tempo i suoi investimenti sono cresciuti considerevolmente» spiega l’avvocato Laurie Rowell, che ha curato la stesura e la registrazione del testamento.



Nonostante il crescente gruzzoletto, Read continuava a vivere molto parcamente. Ad esempio, andava raccogliendo legna ovunque per il camino, e girava con un cappotto liso, chiuso con degli spilloni. Quando da Dummerston scendeva a Brettleboro e si fermava in biblioteca a prelevare qualche libro da leggere, ci andava con la sua vecchia auto, ma la parcheggiava in periferia per non dover pagare i parchimetri.



Il suo figliastro, Philip Brown, che vive nello Stato confinante del New Hampshire, è andato a trovarlo regolarmente ogni mese: «Non avevo idea che avesse un patrimonio – conferma anche lui -. L’unico lusso che si concedeva era l’abbonamento al Wall Street Journal». Evidentemente però la lettura del quotidiano che è considerato la bibbia dell’economia ha aiutato l’anziano commesso. Read è morto a giugno. Ma solo la scorsa settimana il suo testamento è stato reso noto nei particolari e soprattutto nelle cifre: “Pensare che una volta ho comprato da lui del vecchio filo spinato perché credevo che avesse bisogno di soldi” reagisce stupefatta la signora Ruth Marx, che un inverno di qualche anno fa si era anche preoccupata di fare per Reid un cappellino di lana.