Corea del Nord, lanciato un altro missile: sfida all'Occidente

Corea del Nord, lanciato un altro missile: sfida all'Occidente
Venerdì 18 Marzo 2016, 07:46 - Ultimo agg. 19 Marzo, 12:24
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Nuova ed ennesima provocazione da parte della Corea del Nord. Un missile balistico è stato lanciato in serata dalle autorità di Pyongyang ed è caduto in mare, al largo della costa est del Paese. A riferirlo è stata l'agenzia sudcoreana Yonhap precisando che il «razzo, presumibilmente di tipo Rodong, viaggiava ad una velocità di circa 800 km orari». Il nuovo lancio appare una sorta di sfida all'Occidente, con continue minacce e provocazioni. Meno di tre giorni fa il regime di Kim Jong Un aveva affermato che avrebbe condotto a breve un test con una testata nucleare, quasi in barba alle sanzioni approvate lo scorso 2 marzo dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in seguito al test nucleare e il lancio di un razzo da parte di Pyongyang, rispettivamente il 6 gennaio e il 7 febbraio scorsi.

Una vera e propria escalation, al punto che ieri il presidente Usa Barack Obama aveva firmato un ordine esecutivo che impone robuste sanzioni contro la Corea del Nord. Secondo il dipartimento di Stato il provvedimento blocca gli eventuali beni del governo e del partito dei lavoratori negli Usa e proibisce una serie di transazioni. Un clima sempre più rovente che ieri ha anche registrato la condanna, da parte della Corte Suprema nordcoreana, di Otto Warmbier, cittadino americano e studente di 21 anni della University of Virginia, a 15 anni di lavori forzati perchè riconosciuto colpevole di «atti ostili» contro lo Stato. I media del Nord annunciarono il suo arresto il 22 gennaio a causa dell'ingresso «in veste di turista con lo scopo di condurre attività criminali contro lo Stato e con la tacita connivenza del governo Usa e sotto la sua manipolazione».

Intanto Unione europea e Giappone hanno sottoposto una nuova risoluzione congiunta contro il regime comunista del Nord al panel sui diritti umani dell'Onu che vuole favorire l'individuazione dei «singoli» responsabili dei ripetuti abusi, senza escludere lo stesso leader Kim Jong Un.
Nel mezzo delle minacce di altri test nucleari e missilistici malgrado le rafforzate sanzioni varate di recente dal Consiglio di Sicurezza, l'iniziativa dovrebbe essere adottata entro il 24 marzo, ultimo giorno dei lavori della sessione del Consiglio Onu sui diritti umani in corso a Ginevra, puntando al lancio di un pool di esperti per segnalare i singoli che all'interno del regime saranno perseguibili per le violazioni.
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