Donna guerriera, un nuovo studio scientifico risolve il mistero della tomba di 2.000 anni fa in Inghilterra

La sepoltura trovata nelle isole di Scilly conteneva uno specchio e una spada

I reperti nella tomba
I reperti nella tomba
di Mariagiovanna Capone
Giovedì 27 Luglio 2023, 21:15
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Una sepoltura risalente al I secolo a.C. è stata trovata nel 1999 nelle isole di Scilly, nel sud-ovest dell'Inghilterra. Oltre a essere la sepoltura più riccamente arredata della regione, la tomba è unica nell'Europa occidentale dell'età del ferro per contenere sia uno specchio che una spada. Questo è molto insolito perché le spade si trovano di solito con gli uomini e gli specchi con le donne in altre sepolture dello stesso periodo. Eppure, questa singola tomba conteneva sia oggetti che i resti di una sola persona. L'incapacità di determinare il sesso dai resti scheletrici altamente degenerati utilizzando i metodi morfologici o genomici disponibili al momento della sua scoperta, è stata riconosciuta come una difficoltà chiave nell'interpretazione di questa significativa sepoltura per gli studi dell'età del ferro.

Un team internazionale di scienziati ha quindi rianalizzato la sepoltura preistorica, che ha lasciato perplessi gli archeologi fin da quando è stata scoperta. I tentativi di stabilire il sesso con metodi tradizionali, come l'analisi del DNA, sono falliti a causa della disintegrazione delle ossa. Il dibattito è continuato per anni fino ai recenti progressi scientifici, in particolare lo sviluppo di una tecnica sofisticata da parte degli scienziati dell'University of California. I risultati della ricerca sono pubblicati su The Journal of Archaeological Science Reports e dimostrano che l'individuo sepolto era di sesso femminile.

Nello studio è stato utilizzato il sequenziamento del DNA ad alto rendimento e l'analisi dei peptidi dello smalto dentale ai resti umani altamente degradati nel tentativo di determinare il sesso. «Il primo esame ha effettivamente dimostrato che nessun aDNA utilizzabile è sopravvissuto nei resti; il secondo ha identificato il sesso come femmina con una probabilità di circa il 96%. Ciò dimostra il valore dell'analisi del peptide dello smalto dentale per stabilire il sesso dei resti antichi in circostanze in cui la sopravvivenza dei resti scheletrici è marginale e quando la diagenesi ha effettivamente eliminato l'aDNA» spiegano gli autori. «Lo smalto dei denti è la sostanza più dura e duratura del corpo umano. Contiene una proteina con legami con il cromosoma X o Y, il che significa che può essere usata per determinare il sesso. Questo è utile perché questa proteina sopravvive bene rispetto al DNA. La nostra analisi ha comportato l'estrazione di tracce di proteine da minuscoli pezzi dello smalto dei denti sopravvissuti. Dato lo stato degradato delle ossa, è notevole ottenere un risultato così forte. Sarebbe interessante rianalizzare altre sepolture degradate per vedere se ci sono più donne guerriere nascoste là fuori» precisa Glendon Parker, professore di tossicologia ambientale.

La ricerca condotta da Historic England potrebbe far luce sul ruolo delle donne nella Gran Bretagna dell'età del ferro, un momento in cui la violenza tra le comunità era un dato di fatto della vita. È probabile che la principale forma di guerra 2.000 anni fa siano state le incursioni (attacchi a sorpresa) effettuate da un gruppo di guerra sugli insediamenti nemici. Lo specchio e le armi trovate nella tomba sono tutti associati alla guerra. Durante l'età del ferro, gli specchi avevano una serie di usi pratici e simbolici. Potrebbero essere usati per segnalare, per comunicare e coordinare gli attacchi. Avevano anche funzioni rituali, come strumento per comunicare con il mondo soprannaturale per garantire il successo di un raid o pulire i guerrieri al loro ritorno. «I nostri risultati offrono un'entusiasmante opportunità per reinterpretare questa importante sepoltura. Forniscono prove di un ruolo di primo piano di una donna dell’età del Ferro durante una guerra» aggiungono gli autori. «Anche se non possiamo mai conoscere completamente il simbolismo degli oggetti trovati nelle tombe, la combinazione di una spada e uno specchio suggerisce che questa donna aveva uno status elevato all'interno della sua comunità e potrebbe aver svolto un ruolo dominante nella guerra locale, organizzando o conducendo incursioni su gruppi rivali.

Ciò potrebbe suggerire che il coinvolgimento femminile nelle incursioni e in altri tipi di violenza era più comune nella società dell'età del ferro di quanto pensassimo in precedenza, e avrebbe potuto gettando le basi da cui sarebbero poi emersi leader come Boudicca, la regina celtica che scatenò una tremenda vendetta contro l’Impero Romano».

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