Vuole incassare l'eredità e assolda un killer per uccidere i genitori: loro si fingono morti e lo incastrano

Il ragazzo di Sochi aveva già tentato due volte di uccidere la sua famiglia per ricevere in anticipo la sua eredità

Figlio assolda killer per uccidere la sua famiglia: i genitori si fingono morti per incastrarlo. Cosa è successo
Figlio assolda killer per uccidere la sua famiglia: i genitori si fingono morti per incastrarlo. Cosa è successo
Giovedì 10 Agosto 2023, 16:18 - Ultimo agg. 22:35
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Avete presente il lungometraggio «Knives Out - Cena con delitto»? Il film, un giallo dal sapore di un thriller, sembra aver ispirato un ragazzo russo di 22 anni. Il piano del giovane era semplice, seppur articolato in modo dettagliato: voleva uccidere la sua famiglia per reclamare, di diritto, la sua eredità. Una volta scoperte le sue intenzioni, le forze dell'ordine hanno ideato una contromossa grazie all'aiuto dei genitori del ragazzo che si sono dimostrati dei perfetti complici.

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«Nulla di personale, è solo una questione di soldi»

Il diabolico piano del 22enne per far assassinare la sua famiglia è stato sventato quando la polizia ha convinto i suoi genitori a fingersi morti.

Gli agenti russi hanno dichiarato di aver ingannato il ragazzo che aveva in mente un «progetto» ben articolato: voleva far credere di aver assoldato un assassino per uccidere i suoi ricchi genitori e la sorella di dieci anni, in modo da poter reclamare l'eredità.

Gli investigatori hanno scoperto il presunto complotto e hanno inscenato l'omicidio nella casa di famiglia, facendo anche fingere ai genitori di essere stati uccisi. La polizia ha dichiarato di aver inviato le immagini della finta scena del delitto al figlio, che non aveva idea dell'insidia.

Il doppio-gioco delle forze dell'ordine

Le forze dell'ordine hanno «arruolato» un agente per interpretato il ruolo del sicario nella località russa di Sochi. Il figlio aveva istruito il killer (finto a sua insaputa) su come e dove la sua famiglia avrebbe dovuto essere uccisa. Si sostiene persino che abbia disegnato una planimetria e indicato dove posizionare le telecamere di sicurezza e come evitare i cani da guardia. Ha concordato un compenso con il poliziotto sotto copertura per l'uccisione di tutti e tre i suoi parenti, ha confessato alla polizia, e ha chiesto di vedere le foto dei suoi genitori uccisi. La madre e il padre dell'uomo - devastati dal presunto intento del figlio - si sono finti morti nel simulacro della polizia e sono stati fotografati con il sangue che sgorgava dalle ferite fatali del coltello.

L'«assassino» ha organizzato un incontro in una Mercedes e ha mostrato al ragazzo le foto dei suoi genitori uccisi. Non sono state diffuse immagini della sorella del 22enne e non è chiaro se abbia preso parte alla messinscena della polizia. Dopo aver visto le foto, il sospetto era felice e ha accettato di pagare il compenso promesso di 38.000 sterline (circa 45mila euro, ndr.) all'uomo che riteneva essere un killer su commissione non appena avesse riscosso l'eredità.

Invece il figlio - di cui non è stato fatto il nome - è stato immediatamente fermato dalla polizia armata, come mostra un video della polizia. Secondo la polizia della regione di Krasnodar, ha confessato immediatamente e ha rivelato che in precedenza aveva già complottato due volte per ucciderli.

Il movente 

«Voleva sbarazzarsi dei genitori perché non gli davano soldi», ha detto una fonte della polizia. «Prima di cercare un assassino ha cercato di liberarsi dei suoi parenti due volte. Ha cercato su Internet per scoprire come compiere gli omicidi». Il ragazzo voleva mettere delle pillole nel bollitore per avvelenare i genitori, ma il padre si è accorto che qualcosa non andava. Poi il figlio ha progettato di rompere un termometro nell'auto dei genitori per avvelenarli con vapori di mercurio. Ma ha avuto paura».

Durante l'interrogatorio il giovane ha detto: «Lo stavo progettando da diversi mesi. Ho chiuso con loro, non mi hanno capito, così ho trovato un killer a pagamento». I suoi genitori «non possono credere che abbia potuto fare questo», ha detto la polizia.

Il padre dirige un importante istituto di istruzione a Sochi. La famiglia possiede una grande casa e un'auto, oltre a risparmi che sarebbero andati al figlio. Il 22enne rischia 15 anni di carcere se sarà condannato. 

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