Guerra in Ucraina, la Russia riceve la Cina: incontro Xi Jinping-Putin, ecco che cosa significa

Probabile che si tratti dell’incontro dell’anno.

Xi Jinping e Putin
Xi Jinping e Putin
di Luca Marfé
Venerdì 17 Marzo 2023, 17:18 - Ultimo agg. 18 Marzo, 07:16
3 Minuti di Lettura

Xi Jinping va a Mosca. Dal 20 al 22 marzo, lo aspetta Vladimir Putin.

Il potenziale è colossale: probabile, infatti, che si tratti dell’incontro dell’anno.

Mentre l’Occidente è in affanno sul fronte banche, e mentre si continua a parlare solo e soltanto di armi, l’Oriente si compatta e in particolare la Cina si sforza di parlare di pace.

Ma, domanda secca: che cosa significa questo faccia a faccia?

Punto primo: significa innanzitutto, e prima o poi bisognerà addirittura prenderne atto, che la Russia isolata non è, non lo è affatto. L’«amicizia senza limiti» e la «cooperazione strategica» tra l’orso e il dragone sono confermate e anzi si rinsaldano.

E sono accompagnate, inoltre, in casa Onu (e pure fuori) da altri giganti quali India, mezza America Latina, mezza Africa e più di mezzo Medio Oriente. Inutile farsi troppe illusioni, insomma. Perché, al contrario, il blocco sempre più frammentato sembra proprio il nostro.

Punto secondo: significa anche una relazione personale strettissima. In due Paesi in cui si fa una certa fatica a parlare di democrazia, infatti, le figure dei due leader sono evidentemente determinanti. Nelle loro mani si concentra il 99 percento del potere, forse persino tutto il 100. E allora una tale vicinanza, una tale amicizia personale appunto, va quasi al di là dei due Stati, e sugella un’intesa uomo a uomo che assume i connotati di ciò che in una storia novecentesca potrebbe essere descritta come una sorta di patto d’acciaio. Difficile, se non impossibile, da incrinare. Altro elemento gigantesco di cui, a prescindere dalla propaganda dell’una e dell’altra parte, l’Occidente deve necessariamente tenere conto.

Video

Punto terzo: significa infine che Xi Jinping onora Putin. E cioè che, nonostante i molti errori commessi dall’omologo russo, a partire dall’aver invaso un altro Stato sovrano, tanto per citarne uno a caso, è il presidente cinese che da Pechino vola a Mosca. E certi dettagli, “dettagli” tra virgolette, in diplomazia contano, e contano pure parecchio.

In estrema sintesi, dunque: un’enorme muraglia cinese attorno alla Russia.

La Casa Bianca e la Nato sono avvisate. Chissà se “mezze salvate”.

E l’Unione Europea?
Mentre il mondo si muove, oggettivamente non pervenuta.
Con la guerra sull’uscio di casa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA