L'Iran «può costruire un'arma nucleare in una settimana», l'allarme Usa: il livello della minaccia è "pericolo estremo"

L'allarme lanciato dal contatore Geiger del think tank statunitense Institute for Science and International security

L'Iran «può costruire un'arma nucleare in una settimana», l'allarme Usa: il livello della minaccia è "pericolo estremo"
L'Iran «può costruire un'arma nucleare in una settimana», l'allarme Usa: il livello della minaccia è "pericolo estremo"
di Marta Giusti
Giovedì 8 Febbraio 2024, 09:05 - Ultimo agg. 14:08
4 Minuti di Lettura

«Teheran oggi è in grado di produrre in una settimana uranio arricchito di grado militare sufficiente per un'arma nucleare, utilizzando solo una frazione del suo uranio arricchito al 60%». Secondo il contatore Geiger del think tank statunitense Institute for Science and International security, da maggio 2023 la minaccia rappresentata dal programma nucleare dell'Iran è aumentata per la prima volta al livello di "Pericolo estremo": «Teheran è in grado di produrre uranio arricchito di grado militare sufficiente per un'arma nucleare in una settimana, utilizzando solo una frazione dell'uranio arricchito al 60%».

Armi nucleari in Iran, lo scenario

 

«La situazione instabile della regione offre all' Iran un'opportunità unica e una giustificazione interna amplificata per la costruzione di armi nucleari, mentre le risorse di Stati Uniti e Israele per individuare e dissuadere l' Iran dal riuscirci sono ridotte all'osso», scrive il think tank sul suo sito. «I conflitti in corso stanno portando a trascurare la minaccia nucleare iraniana in un momento in cui le capacità dell' Iran di costruire armi nucleari non sono mai state così grandi.

La minaccia è stata in parte alimentata dagli attacchi terroristici di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, dalla successiva invasione di Gaza e dagli attacchi effettuati da gruppi sostenuti dall' Iran, tra cui la Jihad islamica palestinese, Hezbollah e Ansar Allah (Houthi)». Gli analisti dell'Institute for Science and International security scrivono che «questi cambiamenti gravi e preoccupanti hanno portato l'Istituto ad aumentare il punteggio di minaccia totale a 151 su 180, rispetto a 140 nel maggio 2023, valutato come Pericolo estremo: è la prima volta che il contatore ha raggiunto questo livello».

Corea del Nord, nuovo lancio di missili Cruise: Kim chiede di essere pronti alla guerra. E si teme l'escalation

LA PROPAGANDA

«Propaganda americana e israeliana». Così il docente universitario e consigliere del team dei negoziatori iraniani a Vienna per l'accordo sul nucleare, Mohamed Marandi, commenta - all'Adnkronos-  l'ultimo rapporto dell'Institute for Science and International Security, think tank. «L'Iran non ha mai avuto un programma di armi nucleare. Questa è sempre stata propaganda americana e israeliana», precisa Marandi, secondo cui «tutto potrebbe risolversi in pochi giorni se gli Usa accettassero di attuare pienamente il Jcpoa», l'accordo sul programma nucleare di Teheran del 2015 dal quale tre anni dopo gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Donald Trump, si ritirarono unilateralmente.

Marandi risponde quindi alla domanda sul perché Teheran continui a non essere del tutto trasparente riguardo al suo programma nucleare e a non consentire agli ispettori dell'Aiea l'accesso a tutti i suoi impianti. «Gli Stati Uniti non possono aspettarsi che l'Iran attui l'accordo finché violano i loro impegni. Quei giorni sono finiti», replica l'analista, sottolineando che «l'Iran è stato trasparente mentre gli Stati Uniti hanno abbandonato l'intesa».

L'ESPLOSIVO

Per la prima volta da quando ha iniziato a seguire il programma nucleare iraniano negli anni novanta, l'Institute for Science and International Security nel suo rapporto ha innalzato la minaccia nucleare di Teheran a 'Pericolo Estremò, il più alto su una scala di sei livelli. Dal 2022, ha rimarcato il think tank, il tempo di 'breakout' dell' Iran è pari a zero, vale a dire che la Repubblica islamica «ha più che sufficiente uranio altamente arricchito (Heu) per fabbricare direttamente un esplosivo nucleare». L'uranio in sé non è l'unico componente necessario per costruire un'arma atomica, ma è di gran lunga il più difficile da reperire. «Se l' Iran volesse arricchire ulteriormente il suo uranio arricchito al 60% fino al 90% per produrre un'arma potrebbe farlo rapidamente», ha insistito il rapporto, evidenziando come a Teheran basterebbe solo «una settimana», utilizzando tra l'altro solo una frazione del suo uranio arricchito al 60%. Se la Repubblica islamica utilizzasse le rimanenti scorte di uranio arricchito, ha messo ulteriormente in guardia il think tank, «potrebbe avere in totale abbastanza uranio ad uso militare per produrre sei armi in un mese».

© RIPRODUZIONE RISERVATA