Israele, l'ambasciatore Usa subito al Muro del Pianto a pregare per Donald Trump. Senza Netanyahu

Israele, l'ambasciatore Usa subito al Muro del Pianto a pregare per Donald Trump. Senza Netanyahu
Martedì 16 Maggio 2017, 16:12 - Ultimo agg. 17 Maggio, 01:06
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Si è insediato oggi in Israele il nuovo e controverso ambasciatore americano David Friedman. «L'amore e l'impegno» di Trump per Israele «è solido come una roccia e gode della massima priorità», ha dichiarato. Ex avvocato di Donald Trump, Friedman ha esordito con una visita al muro del Pianto a Gerusalemme. «Siamo voluti andare direttamente al luogo più sacro del mondo ebraico», ha detto Friedman in un video poi diffuso dall'ambasciata americana, specificando di aver pregato per Trump. Al Muro del Pianto, l'ambasciatore ha anche incontrato Steven Tyler, frontman della rock band degli Aerosmith, che domani si esibirà a Tel Aviv. Secondo l'emittente Channel 2, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu voleva accompagnare l'ambasciatore, ma un funzionario dell'ambasciata avrebbe detto di no sottolineando che il luogo, a Gerusalemme est, «non fa parte del territorio» israeliano ed è «parte della Cisgiordania». Fonti della Casa Bianca, citate dai media israeliani, hanno però precisato che questa non è la posizione del presidente americano.

La vicenda sottolinea le mille trappole della politica mediorientale, a pochi giorni dalla visita di Trump in Israele nel suo primo viaggio all'estero.
Ebreo ortodosso, con nessuna esperienza di politica estera, Friedman è stato criticato per le sue posizioni a favore degli insediamenti e contro i gruppi pacifisti israeliani ed ebreo-americani. Non è chiaro inoltre se lavorerà all'ambasciata americana a Tel Aviv, né se risiederà nell'appartamento che possiede a Gerusalemme. In campagna elettorale Trump ha promesso lo spostamento dell'ambasciata americana a Gerusalemme, ma ha poi messo l'argomento in sordina. Comunque Trump deve decidere al più presto se dare l'ordine di mantenere la sede a Tel Aviv, come hanno fatto tutti i suoi predecessori ogni sei mesi. La scadenza è il primo giugno.  
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