Il bilancio totale dei morti nella calca durante l'hajj del mese scorso in Arabia Saudita - ovvero il pellegrinaggio nei luoghi santi dell'Islam - è arrivato a toccare quota 2.110. Lo riporta l'Associated Press, impegnata in una serie d'inchieste sulla disgrazia. Una carneficina. Un massacro dalle dimensioni terrificanti.
Il nuovo calcolo viene pubblicato il giorno successivo a una riunione delle autorità saudite in cui era presente anche il principe Mohammed bin Naif bin Abdul Aziz, che è anche ministro dell'Interno. Il bilancio ufficiale delle vittime, fermo al 26 settembre, parla di 769 morti e 934 feriti. Le indagini sono ancora in corso. La peggior tragedia di questo tipo, perlomeno a livello ufficiale, resta quella del 1990, in cui morirono 1.426 persone.