LA FRANCIA NEL CAOS

Nahel, migliaia ai funerali a Nanterre. «Vogliamo giustizia». Slogan e cartelli, tanti in motorino

Ancora un giorno ad alta tensione in tutta la Francia, le ultime notizie

Rivolta Francia, dilaga la protesta, 1.300 fermati, oltre 470 arresti, sequestrate bombe molotov: oggi i funerali di Nahel a Nanterre
Rivolta Francia, dilaga la protesta, 1.300 fermati, oltre 470 arresti, sequestrate bombe molotov: oggi i funerali di Nahel a Nanterre
Sabato 1 Luglio 2023, 06:50 - Ultimo agg. 23:12

Rabbia ai funerali di Nahel

Dopo essere stato esposto nella camera ardente in mattinata, il corpo di Nahel in una cassa bianca è stato portato a spalla da 8 persone fino alla moschea. Un perimetro di sicurezza era stato stabilito intorno alla zona, con una trentina di persone in gilet giallo fluorescente che garantivano il passaggio. Nella folla, cartelli e lo slogan di questi giorni, ribadito alla «marcia bianca» anche dalla madre della vittima: «Giustizia per Nahel». Dopo la preghiera nella moschea, la bara di Nahel è stata portata fuori e caricata su un carro funebre, che ha avuto difficoltà a procedere tra la folla. Il corteo si è diretto verso il cimitero del Mont-Valérien, fra grida di «Allah Akbar» e - ancora una volta - «Giustizia per Nahel». Il carro era scortato da ragazzi in motorino e da diverse migliaia di persone che seguiva a piedi. Qualche momento di tensione quando un ragazzo ha tentato di filmare la scena con il cellulare: «Cosa fai? - gli ha gridato uno del corteo, più anziano di lui - faresti il video se fosse tuo fratello?».

Al via i funerali

Nella moschea Ibn Badis di Nanterre, piena di persone e con molti rimasti fuori, sono cominciati i funerali del diciassettenne Nahel, ucciso martedì scorso da un poliziotto durante un controllo stradale. Un servizio d'ordine della moschea assicura il regolare svolgimento della cerimonia, alla quale non sono ammessi i giornalisti.

Tensioni prima di funerali Nahel

Prima del funerale del giovane Nahel, 17 anni, ucciso a Nanterre martedì scorso da un poliziotto, che si celebrerà nella moschea Ibn Badis della città alle porte di Parigi, una lunga fila di amici, conoscenti e vicini rende omaggio al suo corpo, nella camera ardente. Molti sono giovani, vestiti con l'abito tradizionale arabo. All'interno, c'è la madre del ragazzo, la nonna e alcuni vicini. L'ingresso è filtrato da un piccolo gruppo di giovani del quartiere amici di Nahel ed è strettamente vietato alla stampa, come richiesto dagli avvocati della famiglia: «La giornata di oggi sarà per la famiglia di Nahel una giornata di raccoglimento», hanno scritto i legali in un messaggio in cui chiedono a tutti la massima riservatezza. Dalle testimonianze dei presenti trapela comunque grande emozione per questo ultimo omaggio a Nahel e anche una palpabile tensione.

L'appello di Mbappé: «Fermatevi, la violenza non è la soluzione»

«La violenza non è la soluzione». Arriva anche l'appello dell'attaccante del Paris Saint-germain Kylian Mbappé e da Les Bleus per cercare di fermare le violenze scoppiate in tutta la Francia.

Oltre 1.300 fermi

Oltre 1.300 fermi sono stati effettuati la notte scorsa nei disordini in Francia. In totale - secondo quanto comunicato dal ministero dell'Interno - le forze dell'ordine hanno compiuto 1.311 fermi, di cui 406 a Parigi e nella vicina banlieue.

Sepoltura di Nahel nel primo pomeriggio: atteso flusso eccezionale di persone in moschea

Dopo la conferma arrivata ieri dal sindaco di Nanterre, Patrick Jarry, sui social - riportano i media francesi - è stato rilanciato un annuncio sui funerali che si terranno a Nanterre con la sepoltura prevista nel primo pomeriggio dopo le preghiere nella moschea Ibn Badis.

La moschea ha diffuso un comunicato in cui si chiede ai fedeli di portarsi da casa i tappeti perché si spiega che è atteso un «flusso eccezionale di persone» per cui faranno in modo di allestire anche zone esterne per la preghiera

 

Francia, oltre 2.500 incendi

Quasi mille fermi questa notte per gli incidenti in tutta la Francia dopo la morte del diciassettenne Nahel, ucciso da un poliziotto martedì scorso, ma «minore intensità delle violenze», secondo quanto rilevato dal ministro dell'Interno, Gérald Darmanin. Se i fermi sono stati 994, la situazione è rimasta molto più calma della notte precedente a Parigi e nell'Ile-de-France, e lo sgombero di place de la Concorde - dove ieri sera era in corso una manifestazione non autorizzata - è avvenuto senza incidenti di grande rilievo. Nettamente diminuiti anche gli incendi, che sono scesi da 3.880 della notte precedente a 2.560. Oggi sono in programma, nel pomeriggio, i funerali del giovane Nahel, secondo quanto annunciato ieri dal sindaco di Nanterre.

La cerimonia - secondo quanto trapelato - dovrebbe svolgersi in un clima di «discrezione».

Tajani: "Gli italiani che vanno in Francia siano prudenti"

«La questione riguarda esclusivamente la Francia, evidentemente c'è un malessere, soprattutto nelle grandi periferie francesi e questo poi è esploso poi quando c'è stato questo episodio molto triste che non doveva accadere». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani interpellato durante il programma 'Caffè Europa' di Rai Radio 1 sui fatti in corso in Francia. Tajani ha quindi sottolineato l'invito alla prudenza per gli Italiani che vanno in viaggio in Francia, «a seguire quello che dice la stampa, seguire i consigli della forze dell'ordine e non avvicinarsi a luoghi dove ci sono scontri che possono essere pericolosi. Questo si. Agli italiani abbiamo dato messaggio di prudenza».

79 poliziotti feriti

Sono almeno 79 i feriti tra Polizia e Gendarmeria dopo la quarta notte di disordini in Francia a seguito dell'uccisione del 17enne Nahel. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno, come riportano i media francesi.

994 le persone fermate

Sono 994 le persone che sono state fermate durante la quarta notte di violenze e disordini in Francia dopo la morte di Nahel. Lo ha reso noto il ministero degli Interni, come ripotano i media francesi.

Ministro Interno francese: «Vincerà la Repubblica»

«Vincerà la Repubblica, non i rivoltosi». Lo ha detto nelle scorse ore il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, che nella notte si è recato a Mantes-la-Jolie, nella regione dell'Ile-de-France. Parlando degli ultimi disordini in Francia, dopo l'uccisione del 17enne Nahel a Nanterre, il ministro ha riferito di violenze »di un'intensità ben inferiore« rispetto ai giorni scorsi. A Mantes-la-Jolie, riporta Bfmtv, il ministro ha voluto »incontrare Polizia e Gendarmeria per salutare e ringraziare« le forze dell'ordine per il loro lavoro.

Altra notte di disordini

È stata ancora una notte di disordini in Francia dopo la morte del 17enne Nahel, ucciso da un poliziotto durante un controllo di routine che il ragazzo avrebbe cercato di evitare. Il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, è stato nella notte a Mantes-la-Jolie, nella regione dell'Ile-de-France, e - riporta Bfmtv - ha confermato che sono state fermate almeno 471 persone durante la quarta notte di disordini.

Rivolta Francia diretta oggi 1° luglio: centinaia di arresti nella notte.  I tafferugli per la morte del diciassettene Nahel, ucciso da un poliziotto, dilagano e si temono pesanti scontri in occasione del funerale del giovane.

Per atti di violenza la polizia ha effettuato oltre 470 arresti in tutta la Francia, 120 a Parigi. Lo ha comunicato - come riporta Le Monde - la prefettura della capitale francese. Tra gli arrestati ci sono tre persone che hanno tentato di entrare in un negozio di elettrodomestici nel 15/o 'arrondissement', sette persone che hanno fatto irruzione in un negozio di arredamento a Bondy e nove persone che trasportavano taniche di benzina e bottiglie incendiarie a Nanterre.

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